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Sono almeno 4.785 le persone morte in modo violento in Messico nei primi 18 mesi di governo del presidente Felipe Calderon, vittime per lo piu’ della sanguinosa guerra che vede contrapporsi i Cartelli del narcotraffico ed il contingente di 36.000 militari inviati nelle zone calde per combatterli. Lo ha reso noto la Procura generale. Secondo un rapporto ufficiale consegnato dalla Procura all’ Istituto federale di accesso all’informazione (Ife), il numero maggiore di vittime nel periodo che va da dicembre 2006 a giugno 2008 si evidenzia tra i civili (4.313), mentre 472 sono i decessi fra i membri della polizia o delle forze armate. Dai dati si rileva inoltre che lo Stato messicano con il piu’ alto numero di omicidi legati al narcotraffico e’ Chihuahua (nord) con 664 morti, seguito da Sinaloa (647) dove opera l’omonimo Cartello della droga.

8 CADAVERI VICINO A PARCO BAMBINI TIJUANA – La polizia messicana ha rinvenuto ieri vicino ad un giardino per bambini di Tijuana, la citta’ piu’ popolosa dello Stato di Baja California al confine con gli Usa, i cadaveri crivellati di colpi di otto persone, accompagnati da un un messaggio di avvertimento ad una banda criminale attiva nella zona. Quest’ultimo massacro, frutto degli scontri quotidiani fra bande di narcotrafficanti, si aggiunge all’orrore suscitato a Tijuana dal ritrovamento di cadaveri con le lingue strappate, sciolti nell’acido o appesi a ponti stradali. Intervenuti in un terreno abbandonato vicino al giardino infantile Geppetto, gli agenti hanno recuperato i cadaveri, almeno uno dei quali aveva un dito mutilato. Il quotidiano La Jornada riferisce inoltre oggi che la Procura della Repubblica di Mexicali, capitale della Baja California, ha ricevuto due corone di fiori con la scritta ‘Per il pubblico ministero e l’ammucchiata di topi di fogna’. Un’altra uccisione di massa e’ avvenuta ieri a Ciudad Juarez, sede dell’omonimo cartello della cocaina attivo nello Stato di Chihuahua, dove sono stati rinvenuti nove cadaveri crivellati di proiettili, due di essi decapitati. Il governatore di Chihuahua, Jose’ Reyes Baeza Terrazas, ha presentato un rapporto in cui sostiene che l’Operazione ‘Conjunto Chihuahua’ che si avvale dell’intervento delle forze armate, non e’ riuscito a frenare la violenza che ha prodotto nel 2007 oltre 1.100 omicidi attribuiti alla criminalita’. Infine, sempre ieri, la polizia federale ha fatto irruzione in un ristorante di Citta’ del Messico per arrestare sette membri dei temibili Los Zetas, killer al soldo del cartello del Golfo della droga, uno dei quali indossava un giubbotto della Segreteria della Pubblica sicurezza cittadina.