Tempo di lettura: < 1 minuto

Il presidente messicano Felipe Calderon ha annunciato un pacchetto di misure per combattere l’ondata di criminalità e violenze legate al traffico di droga. In un messaggio televisivo alla nazione il presidente ha anche promesso la creazione di un dipartimento ad hoc per monitorare e sconfiggere la corruzione tra le file dei poliziotti messicani. Dall’inizio di quest’anno, riferiscono le statistiche ufficiali, oltre 3.000 persone sono morte in seguito a episodi di criminalità da collegare al narcotraffico. Ieri otto corpi sono stati rinvenuti nella città di confine di Tijuana, l’altro ieri altri sedici, riporta la Bbc online: tutti mostravano evidenti segni di tortura. La lotta contro i cartelli della droga era stata lanciata due anni fa dal presidente Calderon, ma le diverse gang hanno risposto con una violenza senza precedenti, inclusi rapimenti ed esecuzioni di massa che hanno provocato grande indignazione nell’opinione pubblica messicana, scesa in strada per protestare contro questo stato di cose. Tra le misure previste, un migliore coordinamento tra governi locali e governo federale, la creazione di un database nazionale e soprattutto, un giro di vite contro l’uso di divise e distintivi falsi da parte di criminali, una pratica usata frequentemente in Messico.