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La polizia di Tijuana ha trovato due fosse nelle quali Sa sanguinari sicari dei narcos, arrestato nel 2009 – ha gettato circa un centinaio di cadaveri.
Subito dopo il suo arresto Meza Lopez (48 anni) ha confessato di aver sciolto nell’acido i corpi di circa 300 persone, uccise dai killer di uno dei tanti cartelli del crimine organizzato messicano. ‘Li buttavo dentro un barile, e li’ si disintegravano’, ha raccontato, precisando che nel suo lavoro di ‘pulizia’ rimanevano comunque dei resti, e cioe’ denti e un liquido composto da sangue e fluidi umani. Il compenso per la sua macabra missione, ha riferito, era pari a ‘600 dollari la settimana’. I resti venivano poi gettati in delle fosse dallo stesso sicario, uno dei 20 ‘narco-killer’ piu’ ricercati dalla Fbi. La novita’ di queste ore e’ proprio la localizzazione di due fosse a Tijuana, vicino alla California. I periti hanno gia’ iniziato a esaminare il dna delle ossa e degli altri resti rinvenuti per tentare una identificazione dei cadaveri.
Nel luogo dove i resti sono stati portati dalla polizia si sono presentati – rilevano i media locali – numerosi familiari di ‘desaparecidos’ della zona, alla ricerca dei propri cari.