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La marina militare messicana ha arrestato Veronica Mireya Moreno, nome di battaglia ‘La flaka’ (‘La secca’): prima donna accusata di essere alla guida di una cellula del cartello della droga degli Zetas, narcotrafficanti responsabili dell’attentato, lo scorso 25 agosto, al casino Royale di Monterrey, costato la vita a 52 persone.
La giovane, la cui eta’ non e’ stata ancora resa nota, e’ stata bloccata mentre viaggiava a bordo di un’auto rubata a San Nicolas de los Garza, vicino Monterrey. A bordo aveva ‘un revolver calibro 38, sei telefonini cellulari, 100 dosi cocaina e un numero imprecisato di grammi di marijuana’, ha precisato la polizia.
Insieme a lei si trovava un altro narco, Jose’ de Jesus Molina, noto come ‘Mister Chip’, in quanto esperto in informatica e nelle apparecchiature per la comunicazione utilizzate dai cartelli.
La donna aveva preso il controllo di San Nicolas, dopo l’arresto, lo scorso 10 agosto, di uno dei leader Zetas: Raul Garcia Rodriguez, accusato a sua volta di essere uno dei responsabili dei traffici che il gruppo narco stanno incrementando nel ‘triangolo centroamericano’, zona compresa tra Guatemala, El Salvador e Honduras, dove transita una grande quantita’ di armi e droga.
E mentre il bel volto della ‘Flaka’ comincia a circolare sui principali media messicani, le prime indiscrezioni raccontano una storia quasi da romanzo giallo.
La Moreno, infatti, avrebbe iniziato la sua carriera come poliziotta proprio a San Nicolas, incarico che avrebbe ricoperto fino a poco tempo fa. A quanto pare, e’ stata anche coinvolta in una sparatoria contro alcune bande criminali del luogo.
Ora pero’ ‘lavorava’ per gli Zetas, gruppo criminale che sta prendendo sempre piu’ piede nella sanguinaria guerra dei cartelli messicani. Il presidente americano Barack Obama ha per esempio definito di recente gli Zetas quale ‘una organizzazione sofisticata e pericolosa per gli Stati Uniti, una minaccia per la stabilita’ dei sistemi economici e finanziari internazionali’.
Non e’ la prima volta che una donna viene arrestata per vincoli con il narcotraffico. Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani denunciano infatti quotidianamente che ‘numerose donne’ entrano nella rete dei cartelli.
La piu’ nota e’ senza dubbio Sandra Avila, la ‘Regina del Pacifico’, in carcere da anni con l’accusa di essere un potente boss. Clamoroso poi il caso di Angie Sanclemente Valencia, ex miss Bogota’, arrestata l’anno scorso a Buenos Aires con l’accusa di aver organizzato una rete narco per portare cocaina dall’Argentina all’Europa.
Nel 2009 e’ stata inoltre catturata un’altra colombiana, Beatriz Henao, conosciuta come la ‘regina delle anfetamine’ di Bogota’, accusata di aver venduto negli Usa e in Europa eroina e circa un milione di pasticche di droga sintetica.