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In Messico almeno 1.300 minorenni fanno parte della lista dei 50.500 omicidi avvenuti nel corso della guerra fra i cartelli del narcotraffico.
‘Narcoguerra’ che ha preso il via nel 2006, quando si e’ insediato al potere l’attuale presidente Felipe Calderon ed e’ ricorso alle forze militari per combattere le bande dedite al traffico della droga. Lo ha dichiarato oggi il direttore dell’ Ong Rete per i diritti umani dell’infanzia in Messico, Juan Martin Perez, precisando che, dall’inizio del 2011, ‘sono stati documentati’ gli assassinii in tale ambito di 156 ragazzi con meno di 18 anni.
Secondo recenti statistiche della Procura generale e del ministero della difesa sono poco piu’ di 4.000 i minorenni legati alle bande del narcotraffico. Per fonti parlamentari sarebbero invece almeno 75.000.