Tempo di lettura: < 1 minuto

Una scena che ricorda i film che parlano di guerra tra narcotrafficanti: uomini armati hanno attaccato un convoglio di polizia su un viale principale di Tijuana, città messicana al confine con gli Stati Uniti, ferendo gravemente tre agenti. Non lontano da lí, il proprietario di un negozio è stato trovato morto, riverso sul pavimento del suo supermarket. Non è chiaro se i due attacchi siano collegati, secondo gli inquirenti. Gli attacchi contro le forze di sicurezza sono fortemente aumentati in molte parti del Messico, con i narcotrafficanti che cercano di intimidire i funzionari onesti o uccidere quelli corrotti dalle bande rivali. E’ stata una giornata di sangue per Tijuana: la polizia ha trovato una testa mozzata avvolta in nastro da pacchi, con accanto un messaggio minatorio per i membri della banda alla quale probabilmente apparteneva, e altri tre cadaveri, tutti crivellati di proiettili, in un’altra zona della città. Nella vicina città di Tecate, inoltre, è stato trovato il corpo senza vita di agente investigativo. Vicino a lui un secondo cadavere, probabilmente un uomo che lo aveva aggredito. Sempre ieri, il dipartimento della Difesa messicano ha riferito che un comandante militare regionale, il generale Jorge Cardenas Canton, si è suicidato in seguito a un’improvvisa depressione. Cardenas Canton era responsabile delle truppe della penisola dello Yucatan.