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Il presidente Felipe Calderon, che conduce una serrata lotta ai cartelli delle droghe, intende decriminalizzare il possesso di piccole quantita’ di droga, piano che irrita non poco l’amministrazione Usa.
Calderon ha inviato al Congresso la proposta di ridurre le pene per il possesso di cocaina, eroina, metamfetamine, oppio e marijuana, con l’intento di ridurre la violenza che da alcuni mesi sta sconvolgendo il Paese a seguito dell’invio dell’esercito per combattere il narcotraffico. La criminalizzazione dei consumatori, e la conseguente incarcerazione, infatti, stanno spingendo migliaia di persone verso il mondo della criminalita’ organizzata.

“Cerchiamo di non considerare criminali i tossicodipendenti, ma invece dei malati da curare fisicamente e mentalmente”, ha dichiarato Alejandro Gonzalez, Presidente della Commissione giustizia del Senato.
Per la proposta del presidente, il possesso di massimo 2 grammi di marijuana o oppio, mezzo grammo di cocaina, 50 milligrammi di eroina, 40 milligrammi di metamfetamine non comporta reato penale, inoltre concede ai tribunali degli Stati il potere di giudicare gli spacciatori, invece di inviarli ai tribunali federali.
Calderon intende focalizzare l’attenzione della polizia sugli spacciatori e sui trafficanti.
Questo progetto e’ pero’ osteggiato sia dalla parte tradizionalista del Paese che dagli Stati Uniti.