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Il presidente messicano Felipe Calderon “merita credito” per essersi occupato della lotta al narcotraffico, tema al quale “i suoi predecessori hanno dedicato un’attenzione insufficiente”. A scriverlo e’ il ‘Financial Times’, ricordando che nella guerra tra trafficanti di droga muoiono in Messico sempre piu’ persone ogni giorno, solo quest’anno oltre 4.300 vittime, il doppio del 2007.

Ma, rileva il quotidiano economico britannico, nella vicenda “e’ chiaro il ruolo svolto dagli Usa in questa crisi -si legge- Oltre ad essere il maggior mercato della cocaina, sono americane gran parte delle armi usate dai narcos. E nel frattempo gli aiuti Usa al Messico puntano troppo alla fornitura di elicotteri e poco al sostegno della polizia, del sistema giudiziario e legale”.

Cosi’ nel rivedere la politica verso il Messico il presidente eletto Barack Obama “dovrebbe ri-esaminare il programma di aiuti. E soprattutto dovrebbe ammettere che riaprire i negoziati Nafta, come si e’ impegnato a fare in campagna elettorale -prosegue il quotidiano della city- minerebbe gravemente gli affari legali a sud della frontiera. E questo sarebbe di cattivo augurio per il Messico, ma anche per gli Usa”.