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Si moltiplicano le iniziative contro la minaccia dei narcotrafficanti: questa settimana sono iniziati nello stato di Nuovo Leon dei corsi di formazione per piu’ di 5 mila maestri di scuola, ai quali viene spiegato come reagire di fronte alle frequenti sparatorie provocate dalle gang dei diversi gruppi e cartelli narco.
Rappresentanti delle autorita’ della pubblica istruzione e della sicurezza hanno in particolare presentato un nuovo ‘Manuale di protocollo di sicurezza nelle scuole’, testo preparato a seguito degli episodi di violenza delle ultime settimane nei quartieri dove si trovano alcune scuole di Nuovo Leon, stato a ridosso della frontiera con gli Stati Uniti.
Il manuale con il ‘protocollo anti-narcos’ spiega come reagire e quali misure prendere non solo nel caso di sparatorie, ma anche di incendi o altre incidenti, indicando una serie di ‘raccomandazioni’: per esempio, quella di proibire l’uscita dei ragazzi dalle scuole ‘durante gli scontri a fuoco o il dispiegamento delle forze della sicurezza’, oppure quello di affidare ai genitori degli alunni la scelta se mandare i propri figli a scuola nelle giornate in cui ci siano stati episodi di violenza.
Viene inoltre consigliato di ‘buttarsi a terra senza staccare il corpo dal pavimento’ e di ‘mantenere la calma tra i ragazzi’, mentre si chiede anche di ‘non affacciarsi alla finestra durante le sparatorie’: consiglio ovvio, ma che – precisano gli esperti – non e’ poi cosi’ scontato vista la tentazione che molti ragazzi possono avere di esporsi alla finestra per scattare fotografie o registrare quanto vedono con i telefoni cellulari.
Ormai da qualche mese, a Nueva Leon c’e’ stata un’impennata negli scontri armati tra i diversi cartelli di narcos, e tra questi e la polizia. La violenza narco ha dilagato anche in un altro stato, quello di Nayarit, che ha preso una misura piu’ drastica del ‘Manuale’ diffuso a Nueva Leon: quest’anno, le autorita’ hanno in effetti anticipato di ben tre settimane la chiusura delle scuole.
In molte altre citta’ del Paese e’ d’altra parte in vigore un programma chiamato ‘zainetto sicuro’, tramite il quale prima di entrare alle scuole elementari ai ragazzi si controlla se negli zaini non abbiano delle armi.