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Piu’ forza alle istituzioni messicane e meno soldi per le dotazioni dei militari. E’ la strada che dovrebbe seguire la cooperazione tra Stati Uniti e Messico in una rivisitazione della strategia congiunta di lotta al narcotraffico. La raccomandazione e’ contenuta nel rapporto 2013 dell’International Narcotics Control Strategy (Incsr) del dipartimento di Stato Usa. La piu’ stretta cooperazione tra i due Paesi sul tema fu varata con la “iniciativa Merida”, un piano sottoscritto nel 2008 che permise al Congresso Usa di stanziare un miliardo e quattrocento milioni di dollari in tre anni. Spesi in gran parte per la lotta la nracotrafico e la vigilanza alle frontiere, quindi per modernizzare e addestrare le forze di sicurezza e, nella parte meno corposa per la promozione dello Stato di diritto e la riforma delle istituzioni messicane.
Il Dipartimento di Stato spinge sulla necessita’ di invetsire piu’ nel rafforzamento delle istituzioni messicane Soldi che hanno permesso, scrive il rapporto, di “portare dinanzi alla giustizia i leader delle organizzazioni criminali internazionali”, ma con successi che hanno prodotto – in un clima di corruzione sempre alta e di produzione delle droghe in aumento – la frattura delle reti criminali con il moltiplicarsi delle attivita’ delittive. I futuri “sforzi bilaterali” dovranno insistere sul rafforzamento delle istituzioni messicane facendo si’ che “le riforme del settore giustizia, la riduzione della domanda di droghe e la cultura della legalita’ possano giocare un ruolo maggiore”. Secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo “El Pais” il tema potrebbe essere discusso nell’ambito del vertice Nafta (North American Free Trade Agreement) che si terra’ in Messico il prossimo autunno, alla presenza del capo di Stato Usa Barack Obama.