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Solo l’11% dei 1.236 cadaveri sepolti in tombe clandestine scoperto nel Messico dal 2007 al 2013 sono stati identificati, il che equivale a 142 corpi, secondo un rapporto ufficiale riservato diffuso oggi dalla stampa locale. L’Istituto di trasparenza e accesso all’informazione pubblica governativa (Ifai) ha rivelato questi dati, che corrispondono ai sei anni della cosiddetta “guerra al narcotraffico” lanciata dal governo centrale messicano. Durante il 2013 si è registrato il record di corpi scoperti in fosse clandestine, con 419 cadaveri, pari a un aumento dell’80% rispetto al 2012. Quell’anno furono ritrovati 232 corpi, dei quali 49 abbandonati al bordo di una strada a Cadereyta, nello stato di Nuevo Leon, come messaggio minatorio della banda di narcotrafficanti Los Zetas.