Il ministro della Salute, Marisol Touraine, ha fatto sapere domenica che spera di poter lanciare in Francia l’esperimento delle narcosale entro la fine dell’anno. Su BFM TV ha precisato che diversi comuni, “di destra come di sinistra”, sono gia’ “pronti ad impegnarsi” per accogliere questo tipo di sale.
Sale che permetterebbero ai tossicodipendenti di consumare i propri prodotti in buone condizioni igieniche e sotto sorveglianza di personale della sanita’. Attualmente queste sale sono illegali in Francia ma esistono in circa una dozzina di Paesi, tra cui Svizzera e Germania.
“Io sono per rivedere le condizioni grazie alle quali queste si possano fare”, ha detto il ministro, sottolineando che la questione non deve essere di parte.
Médecins du Monde (MDM) e l’associazione Gaia-Paris hanno presentato la scorsa settimana un progetto di narcosale a Parigi, sperando in un repentino semaforo verde da parte del Governo.
L’UMP si e’ dichiarata contraria alla loro creazione, promuovendo la prevenzione della tossicodipendenza piuttosto che la sua regolamentazione. “Aprire narcosale non e’ una forma di lotta contro il flagello delle droghe, ma e’ la banalizzazione del consumo e la legalizzazione dei consumi delle droghe piu’ pesanti e questo grazie ai soldi dei contribuenti”, cosi’ denuncia un comunicato di Camille Bedin, segretario nazionale dell’UMP.
Il dibattito sulle narcosale e’ stato rilanciato questa estate dal deputato socialista e vice-Sindaco di Parigi Jean-Marie Le Guen, che ha chiesto al Governo di autorizzarle, essenzialmente “per far fronte all’aumento dei consumi di eroina”.
Il ministro della Salute, nel contempo, ha reiterato, sempre domenica, la posizione del Governo contro la depenalizzazione della cannabis. “Occorre essere indisponibili sulla legge, sulle regole e il faccia a faccia dei trafficanti”. Il ministro dell’educazione, Vincent Peillon, alcuni giorni fa si era dichiarato favorevole alla depenalizzazione della cannabis.
(articolo a sigla AVP sul quotidiano Liberation del 22/10/2012)