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VERSAILLES – La Corte d’appello di Versailles ha disposto la scarcerazione per motivi di salute dell’ex brigatista italiana Marina Petrella, in attesa di estradizione. L’ex terrorista delle Br, 53 anni, sarà rimessa in libertà sotto controllo giudiziario, che implica il divieto di uscire dal territorio francese e l’obbligo di cura. La Petrella era stata ricoverata in ospedale il 23 luglio scorso e le sue condizioni di salute sono state definite critiche. «E’ stata decisa la rimessa in libertà, con obblighi di controllo giudiziario», ha detto Henri Jenin, il portavoce della procura generale presso la Corte d’appello. Era stata la stessa Procura, lunedì, a chiedere il rilascio della donna. In virtù della decisione, la polizia non piantonerà più la stanza dell’ospedale Saint-Anne in cui è ricoverata Petrella, che ha perso 20 chili.

RISCHIA COMUNQUE L’ESTRADIZIONE – Petrella, condannata in Italia all’ergastolo in contumacia per l’assassinio di un commissario e altri reati, rischia comunque l’estradizione verso la Penisola. Secondo i suoi difensori l’ex br è molto depressa, pesa appena 39 chili ed è a rischio di suicidio se non sarà rimessa in libertà. La Petrella si era rifugiata in Francia nel 1993. Il premier francese François Fillon ha firmato lo scorso giugno il decreto di estradizione, su cui ora però si deve esprimere il Consiglio di Stato, dopo il ricorso presentato dai legali dell’ex brigatista. Nelle scorse settimana il presidente francese Nicolas Sarkozy ha chiesto al suo omologo italiano Giorgio Napolitano di concedere, in caso di estradizione, la grazia alla donna a causa delle sue condizioni di salute.