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A seguito della sua prima revisione critica delle letteratura scientifica sulla cannabis, nel gennaio 2019 l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato una raccolta di raccomandazioni formali per riclassificare la cannabis e le sostanze correlate alla cannabis nelle tabelle internazionali. 53 Stati membri della Commission on Narcotic Drugs (CND), 11 dei quali sono stati africani, voteranno su queste raccomandazioni nel dicembre 2020.

Tra le raccomandazioni dell’OMS, due in particolare sembrano essere le più urgenti e rilevanti per i paesi africani: le raccomandazioni 5.1 (riconoscimento dell’utilità medicinale della cannabis) e 5.4 (concernenti la necessità di rimuovere dalla convenzione il termine “estratti e tinture di cannabis”). Il sostegno a queste due raccomandazioni rappresenta un’opportunità per i governi e la società civile africana di decolonizzare ulteriormente l’approccio del sistema di controllo della droga nel continente, nonché di rafforzare la base giuridica internazionale per i programmi emergenti di cannabis medicinale in diversi paesi africani.

A questo proposito, la principale richiesta alla società civile e agli attivisti e ai decisori politici africani è di:

  • Supportare le raccomandazioni più urgenti 5.1 e 5.4.
  • Impegnarsi attivamente con i membri della CND, in particolare gli 11 membri africani della CND, sottolineando l’urgenza delle raccomandazioni 5.1 e 5.4.
  • Partecipare attivamente alle riunioni e ai processi pertinenti a livello di CND, oltre a sottolineare la necessità di ulteriori follow-up alla revisione critica.
  • Coinvolgere attivamente e incoraggiare il sostegno di altri governi africani e di altre parti interessate come l’Unione Africana, nonché le organizzazioni della società civile, gli esperti e le comunità interessate.

Per saperne di più scarica e leggi il briefing paper di IDPC e TNI “Cannabis rescheduling: What could it mean for Africa?” a cura di Dania Putri, in inglese.

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