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copertina hri pena di morteE’ stato pubblicato la scorsa settimana il decimo rapporto curato da Harm Reduction International (HRI) sulla pena di morte per reati di droga. Death Penalty For Drug Offences: Global Overview 2020 fa il punto, come ogni anno, su una delle più drammatiche conseguenze della guerra globale alla droga.
Nel 2020 sono state 213 le persone condannate a morte per reati di droga, erano 183 nel 2019, e sono state 30 le esecuzioni (erano 116 l’anno precedente), tutte tra Cina, Iran e Arabia saudita, mentre sono 35 i paesi che contemplano la pena capitale per reati droga correlati, tra cui Vietnam e Indonesia. Sono 35 i paesi che mantengono ancora la pena di morte per reati di droga.
Attualmente, circa 3000 persone sono detenute nei bracci della morte di tutto il mondo per una condanna alla pena capitale per droga.
Il Vietnam da solo ha comminato oltre un terzo di tutte le condanne a morte per reati di droga nel corso del 2020. A ottobre 2020, c’erano 355 persone nel braccio della morte in Indonesia, di cui 214 condannate per reati di droga (in aumento del 29% rispetto al 2019). Singapore non ha effettuato esecuzioni per la prima volta dal 2013. Il rapporto sottolinea infine che i dati sulla pena di morte per reati di droga sono gravemente insufficienti, in parte a causa della mancanza di informazioni precise sulle esecuzioni in Cina e Vietnam.
Gli attivisti per i diritti umani ne parleranno in un side event alla prossima Commission on Narcotic Drugs, a Vienna: lo faranno in un webinar online il 14 Aprile alle 9.00, a questo link ci si può iscrivere: https://bit.ly/2PEWs9M
Potete scaricare il Rapporto Death Penalty For Drug Offences: Global Overview 2020 qui sotto, mentre qui trovate le più rilevanti statistiche ed il sommario del rapporto (in lingua inglese): https://www.hri.global/death-penalty-2020

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