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A prima vista, il Rapporto Droga 2006 del ministero degli Interni inganna poiche’ evidenzia una diminuzione delle denunce e delle quantita’ di sostanze sequestrate. Ma guardandolo piu’ da vicino, le preoccupazioni non mancano. Due i punti su cui merita soffermarsi: cresce l’attrazione per le droghe da party e sale il numero dei reati gravi previsti dalla legge sugli stupefacenti. Dunque, se il numero totale delle denunce e’ diminuito del 9 % -da 25.041 del 2005 a 22.690 del 2006-, i reati puniti con piu’ di tre anni di carcere sono saliti del 2%. In quanto alla merce sequestrata, al mercato nero il suo valore sarebbe stato di 21 milioni di euro. Cio’ che balza agli occhi delle sostanze sequestrate, e’ un notevole calo di droghe “pesanti”, come eroina o cocaina, mentre cannabis, Lsd e amfetamine sono letteralmente esplose. I funzionari spiegano che l’incremento dei sequestri di droghe da party non dipende solo da una piu’ intensa attivita’ di polizia, ma dall’accresciuta domanda. “E’ una tendenza dei nostri tempi, la maggiore richiesta di sostanze che potenzino le prestazioni”, spiega Gerhard Stadler, direttore della sezione stupefacenti dell’Ufficio penale federale. I laboratori delle droghe sintetiche si trovano soprattutto in Olanda e Belgio, si specifica. Il rapporto da’ conto anche di un maggior numero di sequestri di canapa indiana, che resta la droga illegale piu’ consumata. Nella rete sono cadute quasi 1,4 tonnellate di erba, corrispondenti a un aumento del 177% sul 2005. Come si spiega? Sia con un maxi-sequestro al porto di Vienna, sia con la diffusa tendenza a coltivare la canapa in casa -circostanza resa possibile dai negozi su Internet che offrono i semi e l’occorrente per una produzione domestica. Tornando al minor volume di droghe “pesanti” sequestrate, Herwig Haidinger, capo dell’Ufficio penale federale, spiega che non si tratta di una riduzione del consumo o di un’azione di contrasto meno efficace su questo fronte; e’ invece la conseguenza di una migliore collaborazione internazionale. Non importa dove viene sequestrata la droga, importante e’ che ne arrivi meno nel Paese, sottolinea Heidiger, che fa l’esempio di un’operazione avvenuta in Uruguay, ossia il sequestro di 360 chili di cocaina destinata all’Europa Centrale.
Il quadro internazionale mostra che nel 2006 c’e’ stato un aumento della produzione di droga. Nel solo Afghanistan, Paese fornitore del 92% d’eroina per il mercato mondiale, l’anno scorso i terreni coltivati a papavero sono aumentati del 59% (finora e’ mancata la produzione alternativa che potrebbe dare da vivere ai piccoli contadini). La maggiore offerta induce i boss della droga a trovare nuove vie di transito, cosi’, oltre alla “rotta balcanica”, l’eroina transita sempre piu’ spesso per Romania, Ungheria e Repubblica Ceca prima d’approdare in Austria.