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La polizia antidroga italiana ‘sale in cattedra’ in Bolivia: per una settimana, esperti della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa) di Roma addestreranno un’equipe di 60 agenti di polizia della Felcn, la forza speciale boliviana per la lotta al narcotraffico, nell’ambito di un corso dedicato alle indagini sul riciclaggio di capitali illeciti. Il programma, organizzato e finanziato dalla Dcsa, e’ stato inaugurato oggi a La Paz dall’ambasciatore italiano, Luigi De Chiara, e dal direttore generale della Felcn, il colonnello Gonzalo Quezada, dopo che le autorita’ boliviane avevano chiesto espressamente al nostro Paese di inviare esperti delle forze di polizia per formare le unita’ antidroga boliviane.
Gli esperti designati sono il tenente colonnello della Guardia di finanza, Antonio Accardo, e l’assistente capo della Polizia di stato, Emanuele Borsetti, a cui si affianchera’ l’esperto antidroga dell’ambasciata italiana, il tenente colonnello della guardia di finanza, Carlo Bastone, che terra’ lezioni sulla legislazione antimafia italiana e le organizzazioni criminali operanti nel nostro Paese.
Il corso, sottolineano fonti diplomatiche, si svolge in occasione della concessione, da parte della Cooperazione italiana, di un fondo di 300mila euro destinati all’ufficio locale dell’Unodc, l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta al crimine e al narcotraffico, che gestisce un programma di riconversione dei terreni occupati da colture illegali di cocaina. Il contributo, osservano le stesse fonti, pone il nostro Paese al secondo posto dietro la Spagna tra i donatori al programma, e conferma l’interesse dell’Italia a contrastare il narcotraffico in uno dei principali produttori della coca sudamericana che arriva sui mercati europei.