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La Bolivia inviera’ all’Ecuador una proposta di accordo per l’esportazione di prodotti industrializzati, derivati dalla foglia di coca, per usi tradizionali, terapeutici e medicinali. Lo riporta un comunicato ufficiale di La Paz in cui si scrive che “l’intesa mirera’ a promuovere il commercio della coca e dei suoi derivati legali. A questo proposito, verra’ inviata una lista dei prodotti offerti”. Il documento riassume i temi discussi il 3 ottobre dal presidente ecuadoregno, Rafael Correa, con il suo omologo boliviano, Evo Morales. Inoltre, nel testo e’ specificato che l’esecutivo di La Paz rispondera’ con le sue osservazioni entro l’11 ottobre. La Bolivia e’ uno dei principali produttori di coca al mondo insieme al Peru’ e alla Colombia. E’ lo stesso governo ad averla piantata per usarla ed esportarla per scopi legali, come gli infusi. La questione, pero’, e’ spinosa a livello internazionale. La coltivazione della pianta di coca, infatti, trova diversi ostacoli, soprattutto in ambito Onu. L’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga (Unodc) piu’ volte ha ricordato a Morales e al governo che il commercio internazionale della pianta e’ vietato, in quanto contiene alcaloidi che possono essere utilizzati per la fabbricazione della cocaina.