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L’opinione pubblica britannica approva la decisione del leader dei Tories David Cameron di non voler discutere il presunto consumo di marijuana durante i suoi anni a Eton: ma se il dirigente conservatore avesse utilizzato droghe più pesanti o dopo l’università, i problemi politici potrebbero essere gravi. Questo il risultato di un sondaggio pubblicato dal quotidiano britannico The Times.

L’81% degli intervistati ritiene infatti che non abbia alcuna importanza se Cameron abbia veramente fumato marijuana quando quindicenne frequentava il prestigioso liceo, come si racconta in una biografia non autorizzata; inoltre, l’85% approva la sua decisione di non voler confermare o smentire la notizia perché “tutti i politici hanno diritto ad aver commesso degli errori in gioventù”.

Ma per il 71% avrebbe invece importanza eccome se “dovesse risultare che Cameron ha consumato droga da adulto, dopo aver iniziato a lavorare”. Il sondaggio è stato effettuato su un campione di 522 persone, senza che sia stato indicato alcun margine di errore.

Stando ai tabloid Cameron, nella sua epoca di alunno dell’esclusiva scuola privata di Eton avrebbe fatto uso di cannabis: l’allora quindicenne Cameron, secondo il Mail on Sunday, si sarebbe guadagnato due settimane di consegna dopo aver ammesso di aver fumato erba; da notare che il quarantenne leader dei Tories ha sempre evaso ogni domanda relativa alle sue esperienze con le droghe leggere prima di essere eletto deputato, nel 2001.
Stando al Sunday Telegraph la storia farebbe parte di una biografia non autorizzata di Cameron che dovrebbe venire pubblicata nel prossimo aprile, dal titolo “Cameron: l’ascesa del nuovo conservatore”. Francis Elliott, coautore del libro insieme a James Henning, aveva dichiarato ieri alla rete televisiva Sky News di non ritenere la rivelazione dannosa per la carriera politica di Cameron: “Credo che la maggior parte della gente penserà che per un uomo della sua età si tratta di qualcosa di usuale”.

Dopo la storica ammissione dell’ex presidente statunitense Bill Clinton di aver fumato marijuana -con l’ancor più storica precisazione di “non aver inalato” il fumo- decine di parlamentari britannici hanno raccontato in passato di avere fatti uso di droghe leggere, come l’ex Ministro per L’Irlanda del Nord Mo Mowlam -che nel 2000 precisò di “aver inalato, al contrario di Clinton”.

In un videopodcast trasmesso nel gennaio scorso Cameron aveva avanzato l’idea di incoraggiare i consumatori di droghe a raccontare ai giovani le loro esperienze; sulla legalizzazione della marijuana il leader Tory si era detto contrario: “Mi sembra giusto che sia ancora un droga criminalizzata”.