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Eroina: attenzione, pericolo! La direzione generale della Sanità (DGS) e le agenzie sanitarie lanciano l’allarme. Il numero dei morti per overdose d’eroina non cessa d’aumentare. E’ un incremento significativo da quattro anni, rilevato dall’indagine annuale condotta da Afssaps sui decessi per abuso di farmaci e sostanze stupefacenti. Nel 2006 l’eroina ha causato il 22,6% dei 168 casi d’overdose mortale; nel 2007 si è passati al 29,2% su 192 casi e nel 2008 al 28,5% dei 217. DGS e le agenzie si spiegano il fenomeno con la grande variabilità di concentrazione d’eroina pura nelle polveri in circolazione. Le quote possono infatti variare da 0% a 60% senza che la differenza sia percepibile da una qualche caratteristica fisica, ad esempio il colore. Inoltre, la parte dei campioni con oltre il 30% d’eroina è in aumento, mentre di solito la concentrazione è attorno al 10%. Venduta talvolta con il nome di rabla (polvere, in arabo), l’eroina -oppiaceo potente sintetizzato partendo dalla morfina- porta a una dipendenza fisica e psichica molto alta. Il suo consumo rimane marginale, ma è in aumento tra i giuovani di tutti gli ambienti sociali. Sembra più innocua solo perché non la si inietta, ma la si sniffa. Invece il rischio c’è, soprattutto tra chi ne fa un uso occasionale.
A chi non intende privarsene nonostante i rischi, l’Associazione Autosupporto per i consumatori di droghe (ASUD) consiglia di far analizzare una minima dose d’eroina per rilevarne la concentrazione; di non consumarla da soli; di non mescolarla con altre sostanze, specialmente con l’alcol.