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venerdi.pngL’ultimo numero del supplemento di spettacoli di Repubblica dopo le rubriche di Curzio Maltese, Filippo Ceccarelli, Alessandro Bergonzoni, Massimo Bucchi, Natalia Aspesi e Michele Serra delizia i lettori progressisti e di sinistra con il servizio d’apertura di tale Annalisa D’Aprile sulla mappa dei rave. Una esaltazione deprimente della attività di repressione cieca e ottusa messa in atto dal Dipartimento antidroga capeggiato da Giovanni Serpelloni, uomo di fiducia di Carlo Giovanardi, padre della legge proibizionista che riempie le carceri italiane di consumatori di canapa e di tossicodipendenti. Il pezzo è un inno forcaiolo contro la politica di riduzione del danno e davvero si potrebbe leggere su un mattinale di questura.

E’ inutile indignarsi. Occorre rendersi conto che il senso comune reazionario ha scavato in profondità in tanti anni di esaltazione forcaiola senza risparmiare nessuno.

L’iconoclasta