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Un’enorme quantita’ di oppio, in grado di soddisfare la domanda mondiale per oltre due anni, e’ finita nelle mani dei talebani. E’ quanto rivelano alla Cnn fonti delle Nazioni Unite.
L’emittente statunitense ha pubblicato un rapporto dell’Ufficio dell’Onu per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc) da cui emerge un forte calo nella produzione di droga nell’ultimo anno. Ma facendo bene i conti, ha fatto notare Walter Kemp dell’Unodc, e’ “scomparsa” una quantita’ enorme di oppio finita nelle ‘casse’ dei miliziani che lo usano per finanziarsi e organizzare attentati.

“Si calcola che la domanda mondiale sia di 4 mila tonnellate di oppio l’anno per fini leciti e illeciti”, ha affermato.

“Quest’anno ne sono state prodotte circa 6.900 tonnellate, l’anno scorso 7.700 e oltre 8 mila due anni fa”, ha spiegato Kemp. “Ma se il mondo ha bisogno di circa 4 mila tonnellate di oppio, e oltre mille sono state sequestrate, dove e’ finito il resto?”, si e’ domandato il funzionario.
L'”ipotesi” dell’agenzia Onu e’ che circa 12 mila tonnellate di oppio siano state nascoste da qualche parte, non tutte nello stesso luogo ma comunque in Afghanistan. “Cosi’, se la produzione sembra essere diminuita, vi e’ in giro una quantita’ (di oppio) in grado di soddisfare la domanda mondiale per circa due anni”, ha avvertito Kemp. L’oppio e’ considerato come l’arma segreta dei talebani che permette loro di rifornirsi di armi ed esplosivi e di finanziare le attivita’ terroristiche.
I coltivatori di oppio, secondo un esperto dell’Onu, Hakan Demirbuken, ricevono come ricompensa dai talebani piu’ che altro “protezione” e una minima quantita’ di denaro. “Lo scorso anno abbiamo stimato che i coltivatori di oppio abbiano incassato circa 500 milioni di euro, mentre i trafficanti – organizzazioni criminali in gran parte iraniane o turche – ne hanno guadagnati 2,3 miliardi”, ha spiegato. Di questi, solo 85 milioni di euro sono finiti nelle tasche dei talebani sotto forma di ‘tasse’ imposte ai coltivatori. Per arrivare ai 600 milioni di euro di cui hanno bisogno per finanziare la loro guerra, i talebani hanno stipulato – secondo le fonti – accordi con i gruppi criminali per entrare anche loro a far parte direttamente del traffico di droga.