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Il Parlamento dello stato di New York ha approvato l’ulteriore ampliamento dei termini della depenalizzazione: semplici multe di 50-200 dollari per il possesso fino a due once (quasi 57 grammi) e cancellazione automatica di passate condanne dovute soltanto alla marijuana. Pur se mesi di negoziati tra i legislatori non hanno portato all’atteso accordo per la piena legalizzazione, si tratta di un passo comunque significativo: conferma i progressi del fronte  antiproibizionista, riduce drasticamente le sanzioni per droga e promuove la giustizia sociale per decine di migliaia di cittadini arrestati con piccole quantità.

L’intoppo si è registrato al Senato, nonostante vari emendamenti e frenetiche consultazioni allo scoccare della chiusura della sessione legislativa annuale, mercoledì scorso. In particolare, la minoranza repubblicana ha votato compatta contro la misura (e contro l’amplimento del programma di cannabis terapeutica), sostenendo, nelle parole del senatore Andrew Lanza, che «due once sono sufficienti per fare decine di joint … questa decisione farà male a molti».  Il fronte anti-legalizzazione ha mobilitato rappresentanti di polizia, sanità e scuola, come già accaduto a fine marzo in New Jersey e in New Mexico, quando leggi pro-legalizzazione che sembravano in dirittura d’arrivo all’ultimo momento non erano passate per tentennamenti emersi nell’aula del Senato.

Pur nella delusione dell’esito finale,  sul fronte opposto la relatrice della proposta, Liz Krueger, ha subito rilanciato: «La faccenda non si chiude certo qui, ci rifaremo nella prossima sessione legislativa». Lo stesso governatore democratico Andrew Cuomo ha salutato positivamente le nuove disposizioni, ribadendo comunque l’urgenza di depenalizzare completamente il possesso di marijuana per far fronte al sovraffollamento delle carceri: «Decisione importante, è un cambiamento sostanziale. Migliora di parecchio la situazione specialmente per le comunità nere e meticcie, che finora hanno pagato un prezzo davvero eccessivo per le norme repressive sulla cannabis». D’altronde già in estate Cuomo aveva delineato l’obiettivo di «creare un modello di programma per la cannabis regolamentata per uso adulto», e questa estensione non fa che confermare il cammino irreversibile verso una riforma delle politiche sulle droghe che va interessando l’intero Paese, in sintonia con i due emendamenti in calce al bilancio 2020 appena approvati alla Camera.

Fin dal 1977 lo stato di New York aveva derubricato il possesso di un’oncia, circa 25 grammi, mentre il programma di cannabis terapeutica è stato attivato nel 2014. In entrambi i casi, però, fumare in luoghi pubblici rimane vietato e considerato un reato minore (misdemeanor). Sempre dal 2014, il sindaco dell’area metropolitana, Bill de Blasio, ha ingiunto alla polizia di multare anziché arrestare chi viene trovato in possesso di piccole quantità. E l’anno scorso i procuratori generali di Manhattan e Brooklyn avevano annunciato la drastica riduzione dei procedimenti legali in simili casi.