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Alcuni minorenni francesi hanno raccontato di essere stati trattati brutalmente dalla polizia cinese dopo essere stati fermati nel corso di una operazione anti-droga venerdi’ sera a Pechino. L’ambasciata di Parigi in un comunicato ha minacciato passi diplomatici se i maltrattamenti venissero confermati.
La retata ha riguardato due locali nel quartiere di Sanlitun, di fronte al liceo francese, in una strada detta ‘via dei bar’, molto frequentata da giovani stranieri e considerata dalle forze di polizia una centrale dello spaccio.
Gli agenti venerdi’ sera hanno fermato e portato in commissariato per accertamenti decine di ragazzi. Venti sono stati arrestati per possesso di stupefacenti, fra i quali otto stranieri. Gli altri sono stati rilasciati, dopo le perquisizioni e gli accertamenti di rito.
Inizialmente non era stata precisata la nazionalita’ dei fermati portati in commissariato. Successivamente l’agenzia France Presse ha specificato che tra loro vi sono numerosi francesi. Non risulta che tra gli fermati vi siano italiani.
Secondo la polizia sono stati sequestrati ingenti quantitativi di marijuana, ecstasy e di una droga sintetica chiamata yaba.
Alcuni giovani fermati e poi rilasciati, sentiti dall’Ambasciata francese, hanno raccontato di aver avuto la testa coperta da sacchi di plastica scura. Altri sarebbero stati costretti a tenere lo sguardo sempre abbassato, sotto la minaccia di essere picchiati. Una ragazza ha raccontato di essere stata fatta spogliare perche’ gli agenti sospettavano che nascondesse droga sotto al vestito.

‘Ho visto gente che veniva tirata fuori dai bar con la forza – ha raccontato uno dei testimoni – con la testa coperta da cappucci. Una ragazza stava resistendo ed e’ stata costretta ad inginocchiarsi con la testa piegata’. ‘E’ stato scioccante vedere i ragazzi davanti al commissariato, in fila con i cappucci in testa’, ha detto una donna che era andata a cercare il figlio al commissariato di Sanlitun.
La polizia di Pechino non ha finora fatto commenti.
L’Ambasciata di Francia a Pechino ha criticato in un comunicato i metodi usati nel corso del raid dagli agenti e ha annunciato che ‘si riserva di fare i passi necessari presso le autorita’ competenti se saranno confermati alcuni dei fatti che sono stati denunciati’.