PARALLEL SESSION “TECHNOLOGIES AND TOOLS FOR HARM REDUCTION” (29.4)
Tetiana Saliuk – Increasing HIV awareness and reducing the HIV risk: Integration of HlV directly assisted self-testing in harm reduction program
In Ucraina è stata fatta un’esperienza di “test assistito” della sieropositività. Un operatore sociale, adeguatamente formato, supervisionava persone che usano sostanze nell’auto-somministrazione del test. Quest’ultimo è stato effettuato da unità mobili, negli interventi di outreach.
I risultati hanno rivelato che le persone in contatto con progetti di riduzione del danno sviluppano maggiore consapevolezza nella cura della patologia; queste persone inoltre sono dei veri e propri moltiplicatori: eseguono il test con il proprio partner e lo diffondono nel proprio gruppo di pari, insegnando loro stesse agli altri le modalità di autosomministrazione e verifica della sieropositivita’.
Alliance for Public Health – Ukraine
Thomas Cai – Impact of different recruitment criteria on the compliance of take home methadone treatment in China
In Cina l’affidamento terapeutico del metadone ha visto la sua prima sperimentazione solo nel 2013. Il servizio tuttavia è molto importante perché ci sono poche cliniche che erogano la terapia, a fronte di una vasta popolazione che usa sostanze, in territori altrettanto vasti. Per raggiungere una clinica una persona può impiegare spesso più di un’ora.
La prima sperimentazione prevedeva l’affidamento del metadone in boccette con dei lucchetti, simili a quelli a codice per le valigie, che la persona doveva aprire ogni giorno. Tali boccette erano inserite in una scatola, anch’essa con un lucchetto, a cui era apposto un GPS, per tracciare il farmaco e scongiurare la comparsa di un mercato nero attorno ad esso.
Oggi il GPS non viene più utilizzato, ma per aprire le boccette vi è un dispositivo che riconosce l’impronta digitale.
L’associazione AIDS Care China è riuscita a dimostrare che affidando il metadone alle persone, esse rimanevano più aderenti alla terapia e la loro integrazione sociale migliorava.
Attualmente il sistema prevede l’assegnazione di punteggi e di card, mano a mano che la persona dimostra di non usare più sostanze e di rimanere aderente alla terapia. Tecnologie di controllo che sollevano non poche domande.
Reece Cossar – Describing client presentations at syringe dispensing machines in Melbourne, Australia: a novel method of data capture
A Melbourne hanno deciso di implementare uno studio per capire le caratteristiche del c.d. “sommerso”. Hanno deciso di raccogliere dati sui consumatori di sostanze per via iniettiva attraverso l’inserimento di un tastierino alfa-numerico sulle macchine che erogano materiale sterile per iniezione. Gli utenti, per prendere il kit per iniettare sostanze, dovevano digitare alcuni dati quali età, sesso, provenienza (codice postale), genere ecc. I dati ovviamente venivano raccolti rispettando l’anonimato della persona. Questa sperimentazione ha permesso di capire che le donne, i giovani e chi non si riconosce nella categoria maschio/femmina non usufruisce dei servizi tradizionali di scambio siringhe e che quest’ultimi non sono idonei a servire sub-culture/ sub-popolazioni di persone che iniettano sostanze.
La sperimentazione ha costituito una valutazione informale dei servizi di riduzione del danno, rivolti a persone che usano sostanze per via iniettiva, presenti in città.
The Australianasia Professional Society on Alcohol and other Drugs (APSAD)