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Il consumo di cannabis e’ associato ad una maggiore capacita’ cognitiva nei pazienti schizofrenici, secondo una sperimentazione clinica che sara’ pubblicata a breve sulla rivista scientifica Neuro-Psychopharmacology & Biological Psychiatry.

Gli studiosi dell’Universita’ di Berlino hanno analizzato l’impatto della cannabis sulla funzione cognitiva in persone affette da schizofrenia che avevano fatto precedentemente uso di cannabis e coloro che non ne avevano mai fatto uso. I ricercatori hanno rilevato che il consumo della cannabis non e’ associabile alla diminuzione delle capacita’ cognitive, e coloro che avevano ammesso di aver consumato marijuana precedentemente al primo episodio psicotico, dimostrano una capacita’ cognitiva superiore ai pazienti schizofrenici non consumatori.

“Sorprendentemente, i pazienti schizofrenici che abusano di cannabis hanno raggiunto e talvolta superato i risultati simili a quelli raggiunti dai non consumatori schizofrenici”, hanno concluso gli studiosi. “Invece di deteriorare la performance neuropsicologica, l’uso di cannabis precedentemente al primo episodio psicotico migliora i risultati in alcuni test”.

Secondo gli autori dello studio, le disfunzioni cognitive sono presenti nell’80% dei pazienti a cui e’ stata diagnosticata la schizofrenia.
Un altro studio della Manchester Metropolitan University in Gran Bretagna aveva gia’ dimostrato che i pazienti schizofrenici che avevano consumato cannabis prima dello sviluppo della malattia posseggono migliori capacita’ cognitive dopo dieci anni rispetto ai non consumatori.

Studi neurocognitivi fatti su volontari sani non hanno dimostrato l’associazione fra l’uso di cannabis e la diminuzione in capacita’ cognitive.