Tempo di lettura: < 1 minuto

Il governo della Bolivia si accinge a celebrare sabato il raggiungimento dell’obiettivo prefissato per il 2008: lo sradicamento di 5 mila ettari di piantagioni di coca. Lo scrive l’agenzia di stampa statale Abi. Il viceministro boliviano di Difesa sociale, Felipe Caceres, ha indicato che la quota di produzione della foglia di coca eccedente e’ stata eliminata ‘senza erbicidi e senza l’uso della forza’. ‘Per raggiungere questo risultato – ha sottolineato – abbiamo realizzato grandi sforzi, rispettando i diritti umani e in un ambiente di pace, senza l’uso della forza e con l’intervento di militari, polizia e degli stessi produttori’. Il risultato dell’eliminazione di 5.004 ettari di coca sara’ celebrato sabato a Chimore’, nella zona di Cochabamba, alla presenza del presidente della Repubblica, Evo Morales. Due giorni fa a Caracas Morales ha avvertito che se la Dea statunitense, invece di occuparsi specificamente della sua attivita’ di repressione del narcotraffico, svolgesse attivita’ politica in Bolivia, non esiterebbe ad espellere l’organismo ed i suoi agenti. A questo fine, ieri l’incaricato d’affari statunitense a La Paz Kris Urs – l’ambasciatore Philip Goldberg e’ stato espulso a settembre da Morales – e’ stato ricevuto dal vicepresidente boliviano Alvaro Garcia Linera. A lui, scrive il quotidiano La Razon, ha assicurato che ‘ne’ la Dea, ne’ Usaid (organismo di cooperazione di Washington) stanno svolgendo attivita’ politica’ in Bolivia.