La richiesta del comandante supremo della Nato, il generale John Craddock, di estendere l’autorita” della Nato per combattere il narcotraffico in Afghanistan non trova consensi unanimi nell’Alleanza. Gli Usa, la Gran Bretagna e il Canada condividono la necessita’ di ampliare i poteri dei militari impegnati in Afghanistan per colpire il traffico e la produzione illegali di oppio, i cui profitti finanziano gli insorti. La Spagna e la Germania si oppongono ad un ampliamento del mandato, rilevando che colpire i trafficanti e’ il compito della polizia locale non dei soldati internazionali, e anche l’Italia e la Francia nutrono perplessita’. ‘Nulla sara’ fatto da parte della Nato senza una richiesta specifica da parte del governo afghano’, ha detto il portavoce dell’Alleanza James Appathurai, riferendo che a Budapest, dove si riunisce il consiglio Difesa della Nato, la questione sara’ discussa con il ministro della difesa di Kabul, Abdul Rahim Wardak. La necessita’ di estirpare il traffico illegale di oppio Afghanistan, che rappresenta il 92% di quello mondiale, e’ condivisa da tutti i partner impegnati nella missione Isaf, ma ci sono diverse preoccupazioni da risolvere, ha riferito un alto ufficiale Usa presso la Nato. Tra i problemi sollevati da diversi paesi, i rischi aggiuntivi per gli uomini Isaf e il rischio di un aumento di vittime tra la popolazione civile nelle operazioni contro i laboratori e i centri di traffico.