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IN SEI ANNI 2100 CASI OVERDOSE SENZA MORTI NE’ DANNI CEREBRALI (ANSA) SYDNEY, 8 GIU Restera’aperto per altri quattro anni, sempre su base sperimentale, il controverso centro aperto nel 2001 nel quartiere a luci rosse di Kings Cross a Sydney, in cui i tossicodipendenti possono iniettarsi sotto supervisione medica.
La terza estensione di tempo del Medically Supervised Injecting Centre e’ stata annunciata oggi dal ministro della Sanita’ del Nuovo Galles del sud Reba Meagher, ma il centro potra’ essere chiuso, ha avvertito, se l’utilizzo diminuira’ di piu’ di un quarto.

‘Le nuove norme introdurranno per la prima volta una soglia per i livelli di presenza dei clienti’, ha detto il ministro.
Se l’utilizzo medio scendera’ sotto il 75% dei livelli correnti quotidiani di 208 clienti al giorno, ha aggiunto, sara’ disposta una revisione formale sulla fattibilita’ economica e sulla necessita’ del centro. Una riserva, questa, che sarebbe un segno della serieta’del governo nel ridurre l’uso di eroina.
La decisione di estendere la sperimentazione viene dopo un rapporto del Centro di ricerca sull’epidemiologia Hiv dell’universita’ del Nuovo Galles del sud, secondo cui il centro di Kings Cross ha ridotto gli eventi legati a overdose, le iniezioni in pubblico e la visibilita’ da parte del pubblico dell’iniezione di droga. In 6 anni hanno usato il centro circa 10 mila tossicodipendenti, in massima parte di eroina, mentre circa il 6% ora lo usa per iniettare metanfetamine, specie ice.
La direttrice medica del centro, Ingrid Van Beek, ha accolto con soddisfazione la decisione del rinnovo, ricordando che i servizi offerti aiutano a prevenire le morti da overdose, in episodi che altrimenti si verificherebbero in parchi, gabinetti pubblici o nei vicoli, in vista del pubblico e senza alcun supporto medico.
Da quando il centro ha iniziato ad operare, ha detto, vi sono stati piu’ di 2100 casi di overdose, senza morte o gravi lesioni cerebrali.