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(Notiziario Aduc) Terremoto in Colombia dopo la pubblicazione sulla stampa di esplosive intercettazioni sui legami esistenti fra i paramilitari di destra e il mondo politico.
Il governo del presidente Alvaro Uribe ha decapitato per decreto i vertici della polizia, eliminando il comandante Jorge Daniel Castro, ed il suo numero due, e costretto al pensionamento ben undici generali che li seguivano nella gerarchia. A numero della polizia e’ stato nominato il generale Oscar Naranjo.
La decisione odierna del governo, costituisce la piu’ importante purga mai realizzata nella storia delle forze dell’ordine colombiane.
Si tratta, a tutti gli effetti, di uno scandalo nello scandalo, perche’ nei giorni scorsi le rivelazioni del settimanale ‘Semana’ sulle liberta’ godute dai leader paramilitari delle Autodifese unite della Colombia (Auc) avevano portato all’arresto di quattro senatori e un deputato, oltre ad altre a quello 14 esponenti politici di minor rango.
Nelle intercettazioni pubblicate da Semana emergeva senza ombra di dubbio che i vertici paramilitari rinchiusi in quello che si credeva essere il carcere di massima sicurezza di Itagui’ hanno continuato a gestire i loro ‘affari’ legati al traffico di droga e alla eliminazione degli avversari.
L’inchiesta disposta dal governo per risalire agli autori del lavoro di spionaggio ha portato ad una clamorosa conclusione: il coinvolgimento diretto della Direzione di intelligence della polizia nazionale (Dipol).
Gli 007 governativi hanno anche scoperto che i dispositivi elettronici della Dipol stavano da oltre due anni ascoltando illegalmente le conversazioni telefoniche di ‘membri del governo, dell’opposizione e di giornalisti’.
A questo punto al presidente Alvaro Uribe, gia’ in difficolta’ per la faccenda della penetrazione paramilitare nelle istituzioni dello Stato – la cosidetta ‘Parapolitica’ – non restava che recidere il male alla radice. Da qui la decapitazione di tutti i vertici della polizia nazionale e la scelta del generale Naranjo, brillante e colto alto ufficiale distintosi nella lotta al narcotraffico, ma solamente 14/o nella gerarchia dell’istituzione.
Ma le preoccup zioni per Uribe sembrano tutt’altro che terminate, perche’ oltre ai numerosi parlamentari a lui vicini che sono caduti nelle rete della giustizia, si dice che altri ne cadranno presto.
Inoltre, si e’ deciso a parlare il massimo leader politico delle Auc attualmente in carcere, l’italo-colombiano Salvatore Mancuso.
Ed a quanto pare, Mancuso ha promesso di rivelare quello che sa sulla nascita delle cooperative di difesa agraria Convivir, che degenerarono poi nel paramilitarismo, protagonista di massacri incredibili, e che furono create proprio quando l’attuale capo dello Stato era governatore di Antioquia.