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Con un comunicato stampa di poche righe dell’Ambasciata americana in Bolivia, gli USA hanno annunciato che si opporranno formalmente alla richiesta avanzata dal Presidente boliviano Evo Morales di stralciare la masticazione della foglia di coca dai divieti previsti dalle convenzioni ONU sulle droghe.

“Gli Stati Uniti rispettano la cultura delle popolazioni indigene e riconoscono che la masticazione della coca è un’usanza tradizionale della cultura boliviana” – si legge nell’ipocrita comunicato dell’ambasciatore americano a Sucre – “e esprimono la volonta di lavorare con il governo boliviano per creare un quadro di rispetto di questa millenaria pratica” ma ritengono più importante “mantenere l’integrità della Convenzione del 1961, che rappresenta un importante mezzo nella lotta globale contro il narcotraffico”.

Nei giorni scorsi numerosi stati avevano risposto negativamente alle pressioni americane perchè si opponessero all’emendamento Morales, che in assenza di opposizioni formali sarebbe stato accolto. Evidentemente il pressing degli Stati Uniti non ha avuto risultati, e così il Governo USA ha deciso di esporsi in prima persona contro un’emendamento che non fa altro che applicare la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti degli indigeni, per la quale la masticazione della foglia di coca è protetta in quanto pratica culturale indigena.