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L’allungarsi della vita rende piú probabile ammalarsi della Malattia di Alzheimer (MA), ma ci sono sette modi per ridurre questo rischio, tra questi fare cruciverba quattro giorni alla settimana e fumare marijuana, ma quest’ultimo rimedio è poco raccomandato dagli scienziati per evidenti ragioni. Ne sono convinti Clive Ballard, direttore di ricerca dell’Alzheimer Society e Susanne Sorensen che ha coordinato la ricerca pubblicata oggi sul quotidiano The Indipendent, che suggerisce che bastano pochi cambiamenti al proprio stile di vita per allontanare la minaccia della demenza. Entro il 2025, dicono gli esperti, saranno milioni, in tutto il mondo, le persone ammalate di Alzheimer, una malattia neurodegenerativa, ancora incurabile, che comporta perdita di memoria, confusione mentale e difficoltà di linguaggio. Per contrastare questi terribili disturbi, dice la Sorensen bisogna tenere il cervello in esercizio. Come?
Ci sarebbe il gioco su Nintendo DS “Brain Age” che potrebbe aumentare la flessibilità e l’attività cerebrale, ma non c’è bisogno di congegni cosí sofisticati, dice la scienziata, per tenere il cervello esercitato, basta fare il cruciverba o cimentarsi in letture impegnative per ottenere lo stesso risultato. Uno studio americano del 2003 ha dimostrato che fare per quattro giorni alla settimana parole crociate aiuta ad allontanare la demenza e che, negli anziani sani, 40 minuti al giorno fanno la differenza. Anche la canapa indiana (marijuana, hashish) potrebbe far bene al cervello perché il suo principio attivo blocca la formazione di proteine tossiche e le infiammazioni, due delle cause della MA. “Ma non siate tentati da questa terapia – dice la Sorensen – perché non è stato ancora completamente provato”. Per l’ecstasy è, invece, diverso ci sono evidenze che provoca danni irreversibili al cervello e finanche una forma di demenza anticipata.
C’è poi l’esercizio fisico. Secondo uno studio svedese, chi lo pratica regolarmente vede allontanarsi il rischio demenza del 50%.Mentre, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal il 70% di persone obese ha un rischio maggiore di ammalarsi della MA . Si arriva cosí al colesterolo, assolutamente da tenere sotto controllo se si vuole arrivare lucidi e in forma fino a tarda età. E qui danno una mano le statine, principio attivo dei farmaci contro il colesterolo, che aiutano ad evitare il rischio Alzheimer per l’80% riducendo la formazione delle pericolose placche nel cervello precorritrici della MA.
Ed ancora, a ridurre il rischio Alzheimer, dice la ricerca, c’è anche l’acido acetilsalicilico (ASA) principio attivo degli antinfiammatori e dell’aspirina. Un farmaco che secondo alcuni studi, che hanno dimostrato che nelle persone che prendono l’aspirina c’è una bassa incidenza di Alzheimer, potrebbe aiutare ad evitare la malattia. Ma anche per l’aspirina ci sono i pro e i contro perche’ potrebbe avere effetti collaterali molto pericolosi, anche se, ad esempio l’ibruprofene ha dimostrato di ridurre nel cervello la presenza di proteine alterate. Ed ecco arrivare agli ultimi tre rimedi per allontanare la demenza raccomandati dagli scienziati: avere una vita sociale ed affettiva soddisfacente e stare poco davanti alla televisione; informarsi sul rischio genetico, che in verità, interessa solo una piccola parte della popolazione, e che incide poco rispetto al fattore età. Un ultra sessantacinquenne su tre sviluppa, infatti, la malattia. Infine, la dieta, che deve essere sana e Mediterranea, ricca di frutta e verdure, soprattutto carote, spinaci e patate, di pesce e carboidrati, tutti in misura equilibrata. Una dieta cosí, se osservata, secondo i ricercatori riduce il rischio Alzheimer del 40%.