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BERLINO — La politica ubriaca, anche in Baviera. Günther Beckstein — il governatore cristiano- sociale del Land tedesco, uno dei più ricchi ed economicamente forti — è in piena campagna elettorale per le elezioni regionali di fine mese. Passa di paesino in paesino, di birreria in birreria per portare il messaggio del suo partito, la Csu, al potere a Monaco da cinquant’anni con maggioranza assoluta. Un lavoraccio che spesso lo confonde. Qualche giorno fa, in una birreria all’aperto a Erding, ha sostenuto che «non è un problema se bevete un mass (bicchiere da un litro, ndr) o due» di birra e dopo qualche ora guidate: un uomo cresciuto li assorbe benissimo.

Scandalo, in un Paese dove il «palloncino» è una cosa seria. Il partito ha chiarito, Beckstein ha precisato. Ma il risultato è stato pessimo. La commissaria governativa per l’uso degli alcolici, Sabine Bätzing, l’ha fulminato: «Günther Beckstein sembra averne bevuto uno di troppo, due litri di birra eccedono il limite raccomandato dall’Organizzazione mondiale della Sanità». Figura piuttosto ridicola del governatore. Il fatto è che sabato prossimo inizia la Oktober Fest a Monaco — birra, maiale e canzoni — e i politici della Csu cercano con ogni mezzo di mettersi sulla lunghezza d’onda degli elettori: hanno scoperto che il 55% dei bavaresi pensa che il partito non sia più rappresentativo della bayerische Lebensgefühl, la gioia di vivere della Baviera.

Soprattutto, i sondaggi dicono che hanno buone probabilità di perdere la maggioranza assoluta nel parlamento del land. Il che sarebbe un disastro per Beckstein e per il capo del partito, Erwin Huber, ma anche, a livello nazionale, per gli alleati storici della Cdu: un viatico pessimo in vista delle elezioni federali dell’autunno 2009. Angela Merkel non sarebbe contenta. Tutto nasce dal fatto che la Csu sta facendo una campagna elettorale che lascia allibiti.

Un tempo, i cristiano-sociali bavaresi avevano leader fortissimi, fin troppo secondo alcuni, come Franz Joseph Strauss e Edmund Stoiber. Ora, Beckstein e Huber sono incolori e senza idee, quando entrano nelle birrerie la gente non li riconosce e non sanno bene cosa proporre: l’economia locale va bene, il tenore di vita è alto e quindi si limitano a chiedere agli elettori di non cambiare governo. Uno degli slogan elettorali è «Estate, Sole, Baviera, Csu»: neanche l’ufficio del turismo farebbe peggio. In più, sbagliano continuamente uscite. A una fiera rurale, Huber ha distribuito i premi di un concorso di tori con in testa un cappello di paglia: la fotografia ha fatto ridere mezza Baviera. Vicino a Dachau, invece, Beckstein ha sostenuto che avrebbe voluto che l’avversario socialdemocratico del posto, un preside, fosse eletto piuttosto che vederlo tornare tra gli studenti.

Il fatto è che la scuola gestita dall’esponente Spd è una delle migliori della zona e gli stessi elettori della Csu hanno preso le difese del preside.

Difficilmente, il 28 settembre i cristiano-sociali raccoglieranno meno del 49% dei voti. Ma, per loro, scendere sotto il 50% sarebbe una sconfitta storica: 11 punti in meno rispetto al 2003. Beckstein e Huber dovrebbero fare le valigie. A tutto vantaggio dell’altro uomo forte della Baviera, il ministro federale dell’Agricoltura Horst Seehofer: «Bevo solo latte», ha appena detto a una televisione. Danilo Taino