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Non ci sono solo gli Stati Uniti a progettare l’invasione militare del Venezuela, tra i nemici del “socialismo boliviariano”.
Secondo il presidente Hugo Chavez, c’e’ anche l’Olanda. Il “caudillo” venezuelano ha lanciato le sue nuove accuse da Copenaghen, dove si trova per il vertice mondiale sui cambiamenti climatici: “Sto accusando il Regno dei Paesi Bassi di lavorare, insieme all’impero yankee, a un piano di aggressione contro il Venezuela” ha dichiarato nella capitale danese, secondo quanto riporta una nota che arriva dalla sede del governo a Caracas. La risposta del governo olandese e’ arrivata questa mattina: il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore venezuelano per chiedere spiegazioni definendo “infondate” le accuse di Chavez. “Le isole di Aruba e Curazao – saveva dichiarato Chavez -, entrambe appartenenti al Regno dei Paesi Bassi, hanno permesso l’installazione di strumentazioni ed equipaggiamenti militari statunitensi sul loro suolo”. Il governo olandese ha risposto che gli Usa utilizzando solo aeroporti civili e con mezzi non armati, utilizzati per la lotta al narcotraffico. “Guardando la mappa e’ possibile vedere che il Venezuela e’ circondato da basi militari yankee” aveva aggiunto il capo di Stato riferendosi all’accordo tra Usa e Colombia che ha aperto almeno sette basi militari del Paese latinoamericano alle forze armate statunitensi. Chavez ha inoltre espresso preoccupazione per il fatto che il governo di Panama abbia annunciato la volonta’ di permettere l’installazione di basi militari Usa sul suo territorio. Il presidente venezuelano si e’ quindi rivolto alla Ue chiedendo di prender posizione rispetto al fatto che “l’impero americano e’ armato fino ai denti e sta riempiendo la regione di aerei da guerra, spie della Cia e assassini dei servizi di intelligence”.