Una ‘fabbrica’ dove vengono creati i cannabinoidi. E’ questo il segreto delle piante di canapa, svelato da un gruppo di ricercatori canadesi. Gli scienziati hanno scoperto il percorso chimico usato dalla ‘Cannabis sativa’ per creare i composti bioattivi chiamati cannabinoidi, spianando la strada allo sviluppo di una varieta’ di marijuana adatta alla produzione di farmaci e di canapa ‘libera da cannabinoidi’ per uso industriale. Lo studio e’ firmato da ricercatori dell’University of Saskatchewan ed e’ pubblicato online sulla rivista ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’ (Pnas).
Sotto i riflettori il percorso chimico usato dalla cannabis che, spiega Jon Page, professore di Biologia, e’ insolito: coinvolge la versione specializzata dell’enzima ‘hexanoyl-CoA synthetase’ e un altro enzima chiamato ‘olivetolic acid cyclase’ (Oac) mai visto prima nelle piante, a detta degli autori dello studio. “La Cannabis mette insieme un raro acido grasso con uno semplice, sei atomi di carbonio, e li usa come un ‘mattone’ per costruire qualcosa di complesso da un punto di vista chimico e farmacologicamente attivo”, spiega l’esperto.
Page ha condotto la ricerca con Steve Gagne e Jake Stout, i ricercatori che hanno scoperto i due enzimi. Gli scienziati hanno svelato che i cannabinoidi come il ‘delta-9-tetraidrocannabinolo’ (Thc), uno dei piu’ noti principi attivi della Cannabis, sono prodotti sui fiori della pianta femmina in sottilissime strutture simili ai capelli chiamate tricomi, che sono la ‘fabbrica chimica’ personale della pianta.
I ricercatori hanno usato l’analisi genomica per isolare le cellule dei tricomi e ottenere un catalogo di geni coinvolti nella produzione di cannabinoidi. “Ora che conosciamo il percorso possiamo sviluppare una tecnica che potrebbe essere una valida alternativa alla sintesi chimica per la produzione di cannabinoidi per l’industria farmaceutica”, spiega Page. Esistono piu’ di 100 cannabinoidi noti, solo pochi di questi sono stati analizzati per un possibile uso farmacologico. Su tutti il Thc, responsabile dell’effetto psicoattivo cercato da chi usa la cannabis per scopi ricreativi, ma anche di effetti come la soppressione della nausea, il sollievo dal dolore e la stimolazione dell’appetito. Un altro importante cannabinoide, il cannabidiolo (Cbd) ha invece proprieta’ anti-ansia e neuro-protettive.