Le forze di sicurezza guatemalteche hanno proceduto alla distruzione di più di 80 milioni di piante di papavero da oppio nei pressi della frontiera con il Messico, assestando un brutto colpo ai narcotrafficanti della regione. Lo hanno annunciato le autorità. Circa 800 fra poliziotti e inquirenti hanno preso parte all’operazione, nel corso della quale sono stati distrutti anche circa 245 milioni di bulbi di papaveri e di piante di marijuana. I contadini utilizzavano una innovativa tecnica di irrigazione per migliorare la qualità del papavero della piantagione sulla quale lavoravano uomini, donne e bambini, ha spiegato il vice ministro per la Lotta alla droga, Eunice Mendizabal.
Il Messico e la maggior parte dei Paesi dell’America centrale sono ormai da anni teatro di efferate violenze collegate al traffico di droga. Ad aprile il presidente del Guatemala, Otto Perez Molina, ha definito inefficace la guerra contro il narcotraffico condotta dagli Stati Uniti in America Latina, aggiungendo che era necessario un cambio di strategia. Sempre Molina aveva colto di sorpresa la comunità internazionale, in particolare Washington, menzionando la depenalizzazione dell’uso delle droghe per lottare contro la violenza.