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Nemmeno 24 ore dopo la legalizzazione nello Stato di New York tocca al New Mexico, che ieri, durante una sessione speciale del Parlamento dello Stato, ha approvato due provvedimenti che da un lato aprono al mercato legalizzato della cannabis e dall’altro cancellano le condanne e le pene del passato per le condotte ora legali.

L’iter legislativo è stato un po’ più complicato rispetto a New York, ma si è risolto anch’esso in giornata. La Camera aveva approvato all’inizio della mattinata di ieri il provvedimento di legalizzazione con un voto 38 a 32, passandolo al Senato. Qui vi è stata una accesa discussione che ha apportato alcune modifiche alla legge, con un voto finale di 22 a 15. Tornata alla Camera, la proposta di legge è stata approvata nella versione emendata con voto verbale. Il secondo provvedimento, quello di “expungement” è stato invece approvato in mattinata da entrambe le camere.

Le disposizioni dei due progetti di legge erano originariamente parte di un unico atto legislativo, passato alla Camera durante la sessione ordinaria ma poi bloccato dall’aula del Senato. E’ stato quindi spacchettato per venire incontro al fronte moderato (sia repubblicano e democratico).

I dettagli della legge del New Mexico

Come si legge su Marijuana Moment la legge per la legalizzazione consente ai maggiori di 21 anni di acquistare e possedere fino a due once di cannabis, 16 grammi di concentrati di cannabis e 800 milligrammi di edibili e/o infusi. E’ permessa la coltivazione domestica di un massimo di sei piante di cannabis mature per uso personale, a condizione che le piante siano fuori dalla vista del pubblico e protette dai bambini. Le famiglie hanno un limite di 12 piante totali. La marijuana coltivata in casa non può essere venduta o ceduta, anche per baratto. Le vendite al dettaglio inizieranno entro il 1 ° aprile 2022. La pubblicità verso persone di età inferiore a 21 anni sarà vietata, così come sono vietati l’uso di personaggi dei cartoni animati o altre immagini che potrebbero attrarre i bambini. Gli annunci pubblicitari sarebbero anche vietati entro 300 piedi da una scuola, un asilo nido o una chiesa. Tutti i prodotti dovranno portare un’etichetta di avvertenze approvata dallo stato. Non vi sono limiti al numero di licenze rilasciabili, o al numero di strutture apribili da ciascun licenziatario. Le norme finali sulle licenze saranno rilasciate entro il 1 ° gennaio 2022, e le licenze stesse rilasciate entro il 1 ° aprile. Le microimprese, che possono coltivare fino a 200 piante, sarebbero in grado di coltivare, trasformare e vendere prodotti a base di cannabis con un’unica licenza in modo da favorire con l’integrazione verticale gli imprenditori senza accesso a capitali. Dal lato tassazione le vendite di cannabis includeranno un’accisa del 12% in aggiunta alla normale tassa statale dell’8% sulle vendite. A partire dal 2025, l’aliquota di accisa aumenterà dell’1% ogni anno fino a raggiungere il 18% nel 2030. I prodotti a fini medici, disponibili solo per i pazienti sarannno esenti dall’accisa. I comuni possono utilizzare la propria autorità di zonizzazione locale per limitare il numero di rivenditori o la loro distanza da scuole, asili nido o altre attività commerciali di cannabis. Le comunità indigene potranno partecipare all’industria della cannabis e sono previste procedure che incoraggiano le comunità che sono state colpite in modo sproporzionato dalla guerra alla droga a partecipare al nuovo settore. Un’ultima previsione consiste nell’istituzione, entro settembre di quest’anno, di un comitato consultivo per la regolamentazione della cannabis. Il comitato dovrebbe includere vari esperti e stake holders, attivisti e comunità tribali compresi.

La misura di “expungement” invece stabilisce che coloro che hanno precedenti condanne per reati resi ora legali dalla legge appena approvata hanno diritto alla cancellazione automatica di queste dalla fedina penale. Coloro che sono attualmente incarcerati per tali reati hanno diritto all’archiviazione della pena.

Va segnalato che un altro disegno di legge, che avrebbe stabilito un limite di THC nel sangue per definire la guida in stato alterato, non ha avuto abbastanza voti per entrare nella sessione speciale del Parlamento.

Ora  le leggi sono alla firma della Governatrice Michelle Lujan Grisham, che però ha già annunciato su Twitter di “avere la penna pronta“:


La stessa governatrice ha dichiarato che “questa è una vittoria significativa per il New Mexico. I lavoratori trarranno vantaggio dall’opportunità di costruire carriere in questa nuova economia. Gli imprenditori trarranno vantaggio dall’opportunità di creare nuove imprese redditizie. I governi statale e locali trarranno vantaggio dalle entrate aggiuntive. I consumatori trarranno vantaggio dalla standardizzazione e dalla regolamentazione che derivano dall’emersione del comparto. E coloro che sono stati danneggiati dal fallimento della guerra alla droga di questo paese, in maniera sproporzionata come le comunità di colore, trarranno beneficio dal nuovo approccio intelligente, giusto ed equo del nostro stato rispetto alle condanne del passato per reati lievi.”

Le reazioni della Società Civile

Emily Kaltenbach, Drug Policy Alliance, ha detto che i cittadini del New Mexico “possono finalmente smettere di trattenere il fiato.” Kaltenbach ringrazia “la Governatrice e i nostri alleati legislativi per non aver accettato un “no” come risposta e non esserci fermati davanti a nulla finché non siamo stati in grado di ottenere giustizia per le comunità del New Mexico – in particolare ispaniche/latine, nere, native e indigene – che sono state immensamente danneggiate da divieto di cannabis. L’approvazione odierna del pacchetto di legalizzazione della cannabis e cancellazione delle pene garantirà eque opportunità per gli agricoltori e altre piccole imprese, e una giustizia attesa da tempo, inclusa la cancellazione automatica per coloro con precedenti arresti o condanne per cannabis.” E ancora: “Abbiamo ancora del lavoro da fare per riparare completamente il danno che è stato fatto a seguito della guerra alla droga, e questo significa tornare sul tema durante la sessione di bilancio del 2022 per garantire che i fondi siano resi disponibili per reinvestimenti critici nelle comunità che sono stati i più danneggiati.

Commentando l’approvazione dei progetti di legge, Carly Wolf, responsabile delle politiche statali della NORML, ha dichiarato: “Questo è un giorno storico per il New Mexico! Questi importanti cambiamenti politici garantiranno che i consumatori in futuro non subiranno più arresti e procedimenti penali, rimediando anche alle ingiustizie del passato causate dalla guerra alla droga. Mi congratulo con i legislatori per aver collaborato per elaborare una legislazione che dia la priorità alla giustizia sociale e all’inclusione. L’approvazione di questa normativa garantirà che i criminali minori per possesso di marijuana, molti dei quali giovani, non siano più gravati da precedenti penali e dalle pene permanenti e dallo stigma ad esso associati“. Il Direttore Esecutivo di NORML, Erik Altieri, ha aggiunto: “Il New Mexico si unisce a un elenco sempre crescente di stati che si sono resi conto dei fallimenti della proibizione della marijuana e dei danni che porta alle loro comunità e ai cittadini. Sono il terzo stato che quest’anno ha approvato la legalizzazione tramite il processo legislativo e ci aspettiamo che molti altri seguiranno l’esempio in un breve periodo di tempo. Il popolo americano chiede la fine delle politiche proibizioniste che hanno devastato le comunità di colore, sperperato milioni di dollari dei contribuenti e sprecato le limitate risorse giudiziarie e delle forze dell’ordine per criminalizzare individui, altrimenti rispettosi della legge, solo per il possesso di un prodotto oggettivamente meno dannoso di alcol e tabacco, attualmente legali. Per fortuna i legislatori a livello statale stanno finalmente attuando la volontà dei loro elettori e, così facendo, stanno esercitando ulteriori pressioni sul governo federale per riclassificare finalmente la marijuana a livello nazionale e porre fine a questa tensione in corso tra le politiche statali e federali “.