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Il presidente Evo Morales ha rivelato di aver risposto con un categorico no a una richiesta dell’agenzia antidroga statunitense, la Dea, di poter realizzare sorvoli del territorio della Bolivia nell’ambito del suo programma di lotta al narcotraffico. Lo scrive l’agenzia di stampa statale Abi. Nel corso di una cerimonia ieri a Canasmoro (dipartimento di Tarija) nell’ambito di un’iniziativa di risparmio energetico, il capo dello Stato ha detto: ‘Due giorni fa ho ricevuto una lettera della Dea degli Stati Uniti in cui si chiedeva ad una istituzione dello Stato l’autorizzazione per sorvolare il territorio nazionale’. ‘Voglio dire pubblicamente alle nostre autorita’ del settore – ha proseguito Morales – che non sono autorizzate a concedere tale permesso alla Dea’. Le relazioni fra Stati Uniti e Bolivia attraversano un momento critico dopo la decisione del capo dello Stato boliviano di dichiarare ‘persona non grata’ l’ambasciatore statunitense Philip Goldberg, accusandolo di appoggiare le iniziative dei dipartimenti oppositori (Santa Cruz, Tarija, Beni, Pando e Chuquisaca). A sua volta gli Usa hanno espulso l’ambasciatore boliviano e il presidente George W. Bush ha presentato un progetto per eliminare i vantaggi tariffari Atpdea concessi alla Bolivia, oltre che a Colombia, Peru’ ed Ecuador, per l’impegno nella repressione della produzione e commercializzazione della droga. La Camera ha pero’ approvato l’estensione delle concessioni per i quattro paesi. mentre ieri il Senato ha ridotto a sei mesi il periodo dei vantaggi tariffari per La Paz. L’ultima parola in questo ambito, comunque, sara’ del presidente Bush.