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(ASCA) – Roma, 25 ott – Le Commissioni Giustizia ed Affari Sociali, riunite oggi in seduta congiunta, hanno dato il via all’atteso e difficile confronto per la riforma della vigente normativa sulle sostanze stupefacenti e sugli stati di tossicodipendenza. Si punta sia a rivedere il testo unico 309 del 1990, sia e soprattutto a cancellare molte delle disposizioni contenute nella legge 49 del 2006 di conversione del decreto legge 272 del 2005 con il quale, alla fine della scorsa legislatura, gli allora ministri Fini e Giovanardi hanno determinato nuovi criteri di equiparazione di droghe leggere e pesanti con conseguente applicazione di piu’ incisive sanzioni anche per l’uso di stupefacenti ad uso personale. Una totale revisione della legge del 2006 era prevista nel programma con cui l’Unione si e’ presentata alle elezioni e figura come obiettivo delle pdl 34 e 35, sottoscritte da Marco Boato dei Verdi, Carlo Leoni dell’Ulivo e numerosi altri deputati di centrosinistra, depositato nei primi giorni della quindicesima legislatura.
Nella relazione introduttiva della prima proposta di legge si definivano le disposizioni introdotte con la legge del 2006 ‘una vera e propria controriforma che fa perno sulla demonizzazione della marijuana ignorando le evidenze scientifiche.
E, sulla stessa linea, la pdl 35 sottoscritta dagli stessi Boato e Leoni contiene norme per la legalizzazione dei derivati dalla cannabis.
Il lavoro avviato oggi dalle due Commissioni, come hanno sottolineato i relatori Paolo Gambescia (Ulivo) per la Giustizia e Leopoldo Di Girolamo (Ulivo)per la Affari Sociali, e’ di ampia portata. Si tratta di raccordare in un testo unificato queste prime due pdl con le altre 4 che sono state presentate (la 708, la 1805, la 2452 e la 2830 tutte per iniziativa di deputati di centrosinistra) e su questa piattaforma realizzare il difficile confronto con il centrodestra schierato a difesa della legge varata nel dicembre 2006. Prima di definire questo articolato base sono previste numerose audizioni di esperti, operatori del settore, responsabili di gestione dei Sert e delle comunita’ di accoglienza, ed e’ prevedibile che le Commissioni puntino ad acquisire anche le valutazioni di merito del Governo visto che per la riforma non e’ stato sinora presentato un disegno di legge dell’Esecutivo. La nuova normativa andra’, inoltre, meglio raccordata con quella comunitaria tenendo conto dei due ‘piani di azione’ che il Consiglio Europeo ha approvato nel dicembre 2004 (il primo e’ stato formalmente adottato nel giugno 2005) e nel dicembre scorso e’ stato varato il regolamento 1920/2006 che disciplina l’osservatorio Europeo sulle droge e le tossicodipendenze come agenzia indipendente per un’azione coordinata tra i Paesi membri in risposta al problema droga.
Una volta esaurito il ciclo di audizioni (probabilmente entro la fine dell’anno) le due Commissioni dovranno impostare in Comitato Ristretto la stesura del testo base partendo dalla pdl 34 che ha l’esplicito obietivo di depenalizzare il consumo personale di sostanze stupefacenti, individuare misure alternative alla detenzione dei tossicodipendenti, attuare specifiche politiche di riduzione del danno e di prevenzione e cura degli stati di tossicodipendenza. La stessa pdl punta ad un ‘ridimensionamento generale del trattamento sanzionatorio’ lasciando pene elevate solo per le ipotesi di traffico di stupefacenti e di associazioni criminali. La pdl 708(primo firmatario Pier Paolo Cento dell’Ulivo) punta al ripristino del testo unico del 1990 abrogando la legge del 2006 soprattutto per le disposizioni che determinano una equiparazione delle droghe ‘leggere’ e ‘pesanti’ in relazione sia all’uso, sia allo spaccio e alla commercializzazione. I 30 articoli della pdl 2452, presentata da Enrico Buemi (Rosa nel Pugno), oltre a prevedere la legalizzzione della cannabis, contiene norme di somministrazione controllata di eroina e di uso terapeutico dei preparati medicinali a base di sostanze stupefacenti o psicotrope. Sostanzialmente analoga la portata della pdl 2830, presentata da Donatella Poretti (RnP) prevedendo, pero’, anche norme per ‘ovviare alla discriminazione tra consumatori di sostanze legali come tabacco, nicotina e alcool ed illegali’.