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(Fonte: Ansa) LA PAZ, 13 maggio 2007 – Da quando Evo Morales ha assunto la presidenza in Bolivia nel 2005, il Paese sta vivendo un vero e proprio boom della coltivazione della coca, ma anche del traffico di cocaina. L’allarme e’ stato lanciato oggi da Rene’ Sanabria, capo della Forza speciale di lotta al narcotraffico (Felcn), un’unita’ speciale delle Forze armate boliviane direttamente appoggiata dagli Stati Uniti. Secondo Sanabria, in meno di due anni con Morales al potere, le arre dedicate ufficialmente alla coltivazione di coca sono passata da 12 mila a 20 mila ettari, ai quali si devono aggiungere circa sette mila ettari di piantagioni clandestine. Secondo le autorita’ antidroga boliviane, visto che il consumo e la produzione di prodotti industriali di derivati dalla coca sono rimasti sostanzialmente gli stessi, tutto l’aumento di produzione e’ probabilmente stato monopolizzato dal narcotraffico. Il Felcn ha sequestrato, nei primi quattro mesi del 2007, cinque tonnellate di cocaina, piu’ del doppio del totale dei sequestri del 2005. ”Il narcotraffico non e’ piu’ diffuso solo nel Chapare, ma ormai e’ presente in tutto il resto del Paese, e dopo anni di clandestinita’ sta venendo sempre piu’ alla luce del sole”, ha aggiunto Sanabria in un’intervista al quotidiano brasiliano Estado de S.Paulo. Il Chapare e’ la regione in Bolivia dedita tradizionalmente alla coltivazione della coca, ed e’ li’ che Morales ha iniziato il suo percorso politico, alla guida del movimento dei ‘cocaleros’ di Cochabamba.