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Dopo mesi di attesa le perizia medico-legale e tossicologica sulla morte di Federico Aldrovandi è stata depositata in procura a Ferrara. Questa mattina il lavoro dei periti dell’Asl di Torino, Roberto Testi ed Emanuele Bignamini è stato messo a disposizione del gip Silvia Giorgi e potrà essere consultato dai legali delle parti in attesa di giovedì 16 novembre, quando verrà discusso in incidente probatorio davanti alle parti riunite in udienza camerale.

Ora dalle pagine dei periti si dovranno capire le cause della morte di Federico e fare chiarezza sulle conclusioni contrastanti delle precedenti consulenze tecniche.

Secondo quella disposta dalla famiglia del ragazzo, infatti, la cause del decesso sarebbero riconducibili ai metodi di contenimento usati dai quattro poliziotti intervenuti in via Ippodromo la notte del 25 settembre. Secondo i tecnici della procura, invece, la morte sarebbe riconducibile a un mix letale di droghe alcol e stress psicofisico.

Nessuna notizia trapela dal contenuto delle pagine della perizia. L’avvocato Giovanni Trombini, che difende tre dei quattro poliziotti indagati per omicidio preterintenzionale, aspetta i prossimi giorni per leggere le conclusioni, mentre Fabio Anselmo, legale della famiglia Aldrovandi, rimarca come “l’elemento centrale della questione rimane la droga, rispetto alla quale abbiamo sempre contestato il nesso causale con la morte di Federico; se la perizia – continua Anselmo – dovesse confermare che le sostanze assunte non hanno avuto un ruolo nel decesso, le deduzioni da fare sarebbero ovvie”.