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Nell’ambito di uno degli eventi collaterali (side event), che si terranno in occasione della 63esima riunione della Commission on Narcotic Drugs dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, il Partito Radicale presenterà nuovamente a Vienna la richiesta per attivare anche in Italia il protocollo “svizzero”, ovvero la terapia con somministrazione controllata di eroina (HAT), a sostegno dei tossicodipendenti eroinomani non rispondenti alle terapie standard (https://www.radioradicale.it/scheda/593389/attivare-anche-in-italia-il-protocollo-svizzero-ovvero-la-terapia-con-somministrazione). Terapia che ufficialmente fu già richiesta, da parte del Partito Radicale in Italia nel 2007 in forma sperimentale, ma il Governo italiano poco dopo cadde e nessuno più ci pensò.

Sull’efficacia della terapia HAT esiste amplissima evidenza scientifica, di cui si fornirà bibliografia, ma ora l’attivazione è diventata molto urgente dato che l’OCSE ha dedicato un libro intero alla ripresa dell’epidemia di eroina e oppioidi nei paesi occidentali.

Nel libro OCSE si mostra come in quasi tutti i paesi occidentali si è osservato notevole aumento dei decessi per oppioidi negli anni dal 2011 al 2016. Tale aumento non si è mai osservato però in Svizzera, che è ancora l’unico paese in cui la terapia HAT è fornita a tutti i soggetti, che ne hanno bisogno, gratuitamente da più di 20 anni.

Mostreremo i molteplici aspetti positivi di HAT con Christopher Hallam di International Drug Policy Consortium e si parlerà anche dell’effetto dell’ibogaina, come possibile sostituto del metadone, da parte di Maja Kohek di ENCOD (European Coalition for Just and Effective Drug Policies). L’evento è organizzato da European Coalition for Just and Effective Drug Policies e dal Nonviolent Radical Party Transnational Transparty.