Sono decine gli utenti Internet che il regime vietnamita tiene dietro le sbarre. Tra questi Le Thi Cong Nhan, avvocato e blogger che è stata condannata da un tribunale locale per aver pubblicato scritti filo democratici, definiti “propaganda ostile contro la Repubblica Socialista del Vietnam”. Le Thi però sta male e le sue condizioni di salute preoccupano. Ne dà notizia Reporters Sans Frontieres, che segnala come la donna abbia dato vita ad uno sciopero della fame per sollevare l’attenzione dei media, 10 giorni di digiuno che secondo la madre, che ha potuto vederla in prigione, l’hanno prostrata definitivamente.
Condannata a settembre, Le Thi dovrà rimanere in galera per altri tre anni, e dopo per tre anni dovrà rimanere agli arresti domiciliari. “Le condizioni in cui è detenuta – scrive Reporters Sans Frontieres – sono vergognose, è mentalmente esausta e le è stata vietata la lettura della Bibbia, che è il suo unico modo per resistere a tutto ciò che deve subire. Rinnoviamo il nostro appello per un suo rilascio”.
La speranza è che il regime possa dimostrare per Le Thi quella “benevolenza” che la scorsa estate portò al rilascio di un altro detenuto per simili “reati”. In quel caso, però, l’interesse dei media internazionali per la vicenda umana e personale del detenuto era assai più spiccato.