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Nella caccia al nemico, finalizzata a ‘ripulire’ il territorio dai rivali, i membri di una gang di Los Angeles hanno talvolta ucciso per motivi razziali. In alcuni casi, i capi della Florencia 13, una banda di latinos, hanno ordinato omicidi di ‘gangster’ neri, e quando la vittima non riusciva a essere identificata veniva detto ai killer di ‘sparare a qualsiasi nero in vista’. A rivelare i dettagli delle lotte intestine tra le gang di Los Angeles è la stessa polizia, per bocca dello sceriffo della contea, Lee Baca. “Addirittura, si è verificato in certe circostanze – ha riferito lo sceriffo – che la motivazione stessa dell’omicidio fosse semplicemente di uccidere una persona di colore”.

Membri di gang latina arrestatiRazza. Le tensioni tra neri e messicani sono all’ordine del giorno da almeno una decina d’anni nella città californiana, ma i media, i politici, i poliziotti di Los Angeles hanno spesso preferito ignorare il problema. Gli addetti ai lavori più vicini alle gang, come Alex Alonso, autore di un sito molto documentato sulle guerre di strada a Los Angeles (www.streetgangs.com), da tempo avevano lanciato l’allarme. “La progressiva ispanizzazione della California – aveva spiegato a PeaceReporter qualche settimana fa – potrebbe far crescere le frizioni razziali. Il timore per il futuro è che la sfida fra gang avvenga in base alla razza. Nelle carceri californiane la questione è all’ordine del giorno, con frequenti scontri tra detenuti bianchi, afro-americani e ispanici”.

Gestualità ritualeTentacoli. La città di Los Angeles è stata interessata dalla violenza tra gang per decenni, specialmente durante gli scontri degli anni ’80 e ’90 tra i ‘Crips’ e i ‘Bloods’ (gang entrambe composte da neri). Adesso che la popolazione ispanica sta esplodendo, le bande di latinos stanno conquistando fette di quartieri a suon di omicidi. La Florencia 13 prende il nome dal quartiere ‘Florence-Firestone’. Il 13 simboleggia la tredicesima lettera dell’alfabeto, ‘M’, evidenza dei legami con la Mafia Messicana. Oltre un centinaio di membri sono stati arrestati dalla polizia di Los Angeles per racket, omicidio volontario, possesso illegale di arma da fuoco, spaccio di droga e altri crimini. Quest’anno ci sono stati 80 omicidi, nei quartieri controllati dalla Florencia 13. Venti sono stati di persone di colore. La banda, che secondo la polizia di Los Angeles annovera circa 2 mila membri, allunga i suoi tentacoli anche negli stati confinanti di Nevada e Arizona. Anche dalle prigioni, secondo i magistrati californiani, i membri in carcere sarebbero in grado di ordinare omicidi di persone di colore.

Ma la Florencia 13 non è la sola gang di latinos collegata a omicidi razziali. Lo scorso anno, quattro membri degli Avenues, gang ispanoamericana del quartiere di Highland Park, sono stati arrestati per aver ucciso un rivale nero dei ‘Black P Stones’. Gli Avenues utilizzano tattiche violente e aggressive in una campagna tesa a scoraggiare i residenti di colore a vivere nella zona ovest di Highland Park, sotto il loro ‘controllo’. Identica cosa nei quartieri controllati da neri. Così, se un rappresentante dei Florencia 13 si trova a camminare nella zona est di Highland Park, dominata dai rivali di colore, non corre certamente minor rischio di essere assassinato da un membro dei ‘Black P Stones’.