Tempo di lettura: < 1 minuto

L’accusa di omicidio preterintenzionale (punito con la reclusione da 10 a 18 anni) per il conducente che, in stato di ebbrezza o dopo aver assunto droghe, provochi un incidente mortale: e’ quanto prevede una proposta di legge presentata alla Camera dalla parlamentare del Pdl Gabriella Giammanco. ‘E’ giunto il momento che anche il Parlamento dimostri lo stesso coraggio del giudice Marina Finiti che ieri ha condannato a dieci anni di reclusione Stefano Lucidi, il pirata della strada che, ubriaco e drogato, nel maggio scorso ha travolto e ucciso due ragazzi su uno scooter’, ha affermato la deputata. La proposta di legge porta modifiche agli articoli 186 e 187 del codice della strada in materia di omicidio commesso a causa della guida in stato di ebbrezza o di alterazione psicosifisica per uso di sostanze stupefacenti. ‘Un soggetto in tale stato – ha spiegato Giammanco – non dovrebbe mettersi alla guida di un veicolo poiche’ non puo’ assolutamente averne la padronanza. Nel momento in cui decide di farlo accetta il rischio di mettere a repentaglio, oltre che la propria, la vita di altre persone e allora dovra’ affrontare le conseguenze che cio’ comporta rispondendo del reato di omicidio preterintenzionale, previsto dall’articolo 584 del codice penale e punito con la reclusione da dieci a diciotto anni’.