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L’Olanda si prepara ad una stretta sulle droghe. A suggerire l’inversione di tendenza e’ una commissione di esperti che ha realizzato un rapporto, su richiesta del governo guidato da Jan Peter Balkenende, in vista di una nuova proposta che il ministero della giustizia dovrebbe presentare al parlamento il prossimo mese di settembre.
La commissione raccomanda un’inversione di tendenza nella politica seguita finora sulle droghe e indica, tra l’altro, la necessita’ di arrivare ad un ‘elenco unico’, al posto dei due attuali per droghe leggere e pesanti.
A preoccupare l’Olanda, gia’ da tempo, sono soprattutto i coffee shop, ossia quei locali dove si possono consumare droghe leggere, diventati, in particolare nelle zone di frontiera, luoghi di attrazione turistica e meta di molti fumatori di spinelli provenienti da Germania, Francia e Belgio.
L’Olanda ha depenalizzato il consumo e il possesso di droghe leggere dal 1976 ed ancora oggi sono circa 700 i coffee-shop autorizzati in tutto il Paese.
Nel rapporto, la commissione raccomanda ‘un approccio piu’ restrittivo’ e una revisione di questi locali, perche’ tornino ad essere ‘punti di vendita per i soli consumatori locali’, in modo da aiutare a prevenire l’uso di droghe pesanti.
Gli esperti si dicono inoltre favorevoli a consentire l’acquisto di droga solo a chi e’ in possesso di un’autorizzazione, da rilasciare ai residenti, in una sorta di ‘coffee shop club’. Preoccupa infine il fatto che il crimine organizzato ‘si e’ sviluppato rapidamente’ proprio in parallelo alla produzione di cannabis.

“Anche l’Olanda dice no alla liberalizzazione delle droghe. Una commissione di esperti e scienziati nominata dal governo olandese, chiamata a valutare le politiche finora adottate in materia, ha dichiarato ulteriormente insostenibile la politica di tolleranza attuata dall’Olanda in tema di liberalizzazione. La commissione scientifica ha chiaramente invitato il governo olandese a rivedere la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, perche’ non corrette dal punto di vista scientifico, creando una nuova lista unica. Siamo di fronte a una svolta epocale”.
E’ quanto sottolinea Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per le tossicodipendenze.
Giovanardi ricorda che “da oltre trent’anni l’Olanda si e’ posta all’attenzione del mondo per una scelta politica di estrema tolleranza verso l’utilizzo e la legalizzazione delle droghe cosiddette leggere, stimolando riflessioni e iniziative di riforma delle leggi sulla droga. Oggi non e’ piu’ cosi’. La politica tollerante dell’Olanda nei confronti dell’uso e del commercio delle sostanze stupefacenti e’ stata dichiarata fallimentare dallo stesso governo olandese e dai suoi tecnici. Fallisce quindi la politica antiproibizionista e, insieme ad essa, tutto un sistema che per anni si e’ messo in cattedra puntando il dito verso chi ha sempre lottato contro il flagello della droga, dicendo a chiare lettere che e’ proprio la cannabis quella piu’ pericolosa sia per i danni cerebrali che e’ in grado di provocare sia perche’ rappresenta la porta di entrata verso il tunnel della droga”.