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Forum Droghe/Fuoriluogo
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza
Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza

 

Seminario estivo 2012

Carcere e droghe in tempi di politiche securitarie
Tra retorica correzionale e buone pratiche di accoglienza

venerdì 7, sabato 8, domenica 9 settembre 2012

Firenze , Centro Studi CISL, via della Piazzola 71

La summer school 2012 si propone di affrontare il tema del carcere, cruciale nella  politica delle droghe in quanto principale “effetto collaterale” della stessa“lotta alla droga”. In seguito al severo  inasprimento punitivo della legge del 2006, il carcere (e in generale l’impatto punitivo) è una presenza massiccia nella vita di molti consumatori e utenti dei servizi:come tale, interseca l’intervento degli operatori sociosanitari.
Venti anni fa, la legge Jervolino Vassalli rappresentò l’incarnazione del modello terapeutico/correzionale applicato alla droga, con relativa enfasi sulle misure di cura alternative al carcere. La legge del 2006, coerentemente alla sua ispirazione, ha accentuato il carattere contenitivo/segregativo delle misure alternative, facendo sfumare ogni retorica riabilitativa.

Ancora una volta, il tema droghe si rivela un osservatorio privilegiato di quello spostamento di accento dell’intervento pubblico, dal sociale al penale, che prende il nome di “modello securitario”. Il suo “nocciolo duro” consiste nella rinuncia a qualsiasi visione critica circa la “questione criminale” e il suo carattere di costruzione sociale, nonostante questa sia invece chiaramente riconoscibile nella scala di gravità (socialmente) percepita dei crimini e nelle priorità perseguite nella repressione. Il reato è invece trattato come “fatto naturale”, l’altra faccia (oscura) della medaglia retorica dei “values” (anch’essi rappresentati come“naturali”). Tale concezione rimanda al cuore delle politiche neoconservatrici. Come cinque anni fa un noto politico lanciava la campagna per l’inasprimento penale della legge antidroga al grido di “la droga è droga”, così di recente altri noti parlamentari si sono opposti al decreto svuota-carceri e a qualsiasi alleggerimento delle disumane condizioni delle prigioni al grido di “i criminali sono criminali”.
Il quadro è complicato dai mutamenti intervenuti nei modelli di consumo di droghe. E’ sempre più opinione comune, almeno tra gli addetti ai lavori, che non tutti i consumi siano assimilabili alla dipendenza e neppure che tutti i consumi seguano un’inevitabile parabola verso la dipendenza. Questa più articolata visione dei modelli di consumo, che dovrebbe sollecitare maggiore fiducia e rinnovato impegno sul versante sociosanitario, conduce invece ad un nuovo giro di vite moralistico/repressivo: si veda il tentativo del Dipartimento antidroga di restringere l’applicazione delle misure alternative previste dalla legge, attraverso una più rigida identificazione dei criteri di dipendenza e quindi attraverso la riduzione del numero dei soggetti che potrebbero farne uso.

Lo scenario succintamente delineato apre molti terreni di lavoro, dalla battaglia politico culturale generale, alle prospettive di riforma di (almeno alcune) norme antidroga; all’introduzione di maggiori tutele per la salute dei detenuti in carcere; alle problematiche più scottanti di applicazione dell’attuale normativa relativa alle misure alternative.

I principali temi in discussione:

 

  • il lavoro di comunità finalizzato a ridurre il livello di intolleranza sociale e l’eccessivo ricorso all’intervento penale; 
  • la tutela della salute dei consumatori di droghe e il funzionamento dei servizi tossicodipendenze negli istituti penitenziari;
  • le problematiche della popolazione carceraria femminile e lo sguardo “differente” sul carcere;
  • lo sviluppo della riduzione del danno in carcere e le esperienze europee più significative; 
  • l’accesso alle misure alternative (le difficoltà normative, gli ostacoli verso i migranti e i cittadini italiani sprovvisti di residenza anagrafica, il diritto ad una difesa efficace, il crescente ricorso alle misure restrittive della libertà per chi è in misura alternativa etc.); 
  • la sovrapposizione fra la logica penale e quella terapeutica nei programmi terapeutici alternativi;
  • la centralità “scomoda” della comunità terapeutica come misura alternativa, in parallelo alla diminuzione delle misure territoriali; 
  • il coinvolgimento delle comunità territoriali al termine della pena, per rendere effettiva la reintegrazione sociale.

Gli obiettivi formativi:

  • Offrire un inquadramento dell’intersezione fra la politica delle droghe e le politiche carcerarie, nel quadro attuale di restringimento dello welfare e di ampliamento delle risposte penali
  • Chiarire la dialettica fra gli obiettivi di impegno civile per la trasformazione delle politiche, le azioni di advocacy, le buone pratiche di accoglienza
  • Illuminare gli elementi di contesto (in genere meno valorizzati) nell’ambito delle pratiche, secondo un corretto approccio “di comunità” (l’individuo nel contesto)
  • Individuare i differenti modelli operativi presenti nei servizi che hanno in carico persone provenienti dal carcere

Bozza di programma:

venerdì pomeriggio, ore 14:

Relazioni:

  • La costruzione della questione criminale nel paradigma securitario 
  • Droghe e salute: come ridurre il danno in carcere (panorama europeo)
  • dibattito

sabato mattina: 9-11.30

Relazione:

 

  • Misure alternative: norme, attori, soggetti deboli 
  • dibattito
  • ore 12: costituzione gruppi di lavoro

sabato pomeriggio: 15-17.30

Gruppi di lavoro

  1. Prevenire e reinserire: il lavoro di “comunità”
  2. Migranti e senza fissa dimora
  3. Alternative per consumatori o per tossicodipendenti? La diagnosi e la costruzione dei programmi alternativi
  4. carcere e differenza femminile

ore 18-19.30: restituzione gruppi di lavoro e discussione in plenaria

domenica mattina: 9-11.30

  • Tra “questione penale” e “questione dipendenza”, modelli di programmi alternativi a confronto: obiettivi, tempi, strumenti, compliance 
  • dibattito e approfondimento in gruppi (sui temi delle relazioni)

11.30 – 12 Conclusioni

(Giovedì pomeriggio, 6 settembre, alle ore 17,30 è inoltre previsto un dibattito pubblico a Firenze nel corso del quale sarà presentato il volume Consumo di droghe e sanzioni amministrative a cura di Franco Prina, Università di Torino (Franco Angeli, 2011)

Il programma definitivo sarà inviato entro il mese di aprile. Per ulteriori informazioni e iscrizioni scrivere a: formazione@fuoriluogo.it

QUOTE

Iscrizione a quota agevolata prima del 15 giugno 2012:

  • quota residenziale in doppia: 180 euro (a persona)
  • quota residenziale in singola: 230 euro
  • quota non residenziale: 90 euro

Le quote residenziali comprendono due pernottamenti con prima colazione, i pranzi/buffet di venerdì, sabato, domenica; i materiali di studio e di documentazione. Le cene di venerdì e sabato sono disponibili al prezzo di euro 18 (previa prenotazione alla segreteria della summer school).

La quota non residenziale comprende i pranzi/buffet di venerdì, sabato, domenica; i materiali di studio e di documentazione

N.B. All’atto dell’iscrizione va versata metà della quota prevista, utilizzando  il conto corrente postale: n. 25917022 intestato a Forum Droghe o tramite bonifico bancario  conto corrente Bancoposta n. 25917022 intestato a Forum Droghe, coordinate bancarie: CAB 03200-3 ABI 7601-8 Codice IBAN: IT65N0760103200000025917022.

Iscrizione dopo il 18 giugno:  

  • quota residenziale in doppia: 210 euro
  • quota residenziale in singola: 260 euro
  • quota non residenziale: 110 euro