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I malati di sclerosi multipla trovano giovamento con la cannabis, ma forse a costo della lucidita’. Uno studio preliminare rivela che coloro che fumano la marijuana potrebbero avere l’elaborazione dei pensieri piu’ lenta rispetto ai non fumatori.
Se la ricerca fosse confermata, potrebbero derivare conseguenze per i malati di sclerosi, il cui 40% accusa disfunzioni cognitive come parte dei sintomi della malattia.
Omar Ghaffar e Anthony Feinstein del Sunnybrook Health Sciences Centre di Toronto intendono proseguire la ricerca e verificare l’efficacia della droga sullla malati.
I ricercatori hanno esaminato 140 malati, di cui 10 fumatori regolari di cannabis, ed e’ risultato che questi ultimi avevano piu’ problemi di depressione e ansieta’, ma non altri specifici sintomi di mlattie mentali, e neppure i loro test cognitivi erano peggiori. Erano, pero’, piu’ lenti nei tests di associazione dei simboli.

“Questo ‘e stato uno studio preliminare”, ha specificato il dottor Feinstein, il quale invita a maggiori studi.
Mark Ware, della McGill University di Montreal, ha invece sottolineato come nella cannabis gli effetti indesiderati siano minori e la connessione non chiara, specificando che anche i dolori incontrollati dei pazienti hanno effetti sulla loro cognizione.
In Canada i malati di sclerosi multipla possono fumare legalmente la marijuana a fini terapeutici.