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Il 31 marzo la Ministra Fabiana Dadone, che dal 15 del mese scorso ha ricevuto le deleghe per le politiche in materia di droghe, ha risposto alla lettera inviata dagli oltre 400 digiunatori per la cannabis a Draghi e Speranza.

La lettera, a prima firma Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni e Leonardo Fiorentini di Forum Droghe chiedeva, tra la altre cose, l’avvio della preparazione della convocazione della Conferenza Nazionale sulle droghe che non viene convocata dal 2009. La Ministra Dadone ha tenuto a sottolineare che, compatibilmente con l’emergenza sanitaria, il processo convocatore inizierà quanto prima.

A nome di chi ha partecipato al digiuno a staffetta per la cannabis, ringraziamo la Ministra Dadone per la sua pronta risposta” hanno dichiarato Perduca e Fiorentini “ci permettiamo sin d’ora di segnalare la necessità di coinvolgere anche malati, persone che usano sostanze e le associazioni della società civile nella preparazione della Conferenza. Si tratta di ‘portatori di interessi’ che negli anni si son fatti attivatori di democrazia e propositori di riforme che, almeno per quanto riguarda la cannabis terapeutica non necessitano di radicali revisioni normative. Anche se alcuni degli aspetti relativi alla cannabis non rientrando nelle competenze della Ministra Dadone, l’avere una responsabile politica potrà sicuramente facilitare il coordinamento di quanto necessario.”

Occorre” si legge nella lettera inviata dai digiunatori al Governo “far fronte ai gravi problemi di approvvigionamento delle terapie a base di cannabis e aprire la strada a un settore con un significativo potenziale impatto economico. Il decreto fiscale del 2017 prevede di aprire la produzione della cannabis terapeutica ai privati, coprirne i costi tramite il SSN e promuovere formazione e informazione a tutti gli operatori coinvolti. E’ urgente semplificare l’importazione di cannabis per sopperire alle emergenze dei malati e includere la cannabis nei Livelli Essenziali di Assistenza per renderla rimborsabilità in tutta Italia. Occorre cancellare la circolare ministeriale dell’autunno scorso che impedisce la distribuzione dei cannabinoidi terapeutici tramite corriere e ritirare il decreto che inseriva il CBD nelle tabelle delle sostanze psicotrope, investire in ricerca e sperimentazioni cliniche a partire dalla produzione nazionale di cannabis e definire il catalogo di cosa può essere prodotto industrialmente.

Qui il testo integrale della lettera a Draghi e Speranza
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