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Quando prese i voti, circa trent’anni fa, monsignor Kevin Wallin sembrava destinato ad una brillante carriera nella gerarchia ecclesiastica. Ora invece, dopo una lunga indagine, i procuratori federali lo accusano di aver fatto uso di metanfetamina e di essere addirittura diventato un ‘pusher’, uno spacciatore.
Come riporta in un lungo articolo il quotidiano New York Times, il monsignore, divenuto il confidente privilegiato di cardinali e vescovi, oltre ad essere una figura di riferimento per la comunita’ di Bridgeport, in Connecticut, secondo gli inquirenti non solo faceva uso di metanfetamina, ma era anche diventato uno spacciatore di ‘crystal met’. Tanto che solo nel 2012 avrebbe incassato oltre 300.000 dollari dal giro di droga.
E non e’ tutto, poiche’ secondo le accuse Wallin avrebbe anche tentato di riciclare i proventi acquistando in segreto un negozio di articoli per adulti a North Haven, ed era sua abitudine fare sesso con gli uomini.
Secondo il Nyt, i sospetti sulle attivita’ del monsignore sono sorti all’incirca due anni fa, e gia’ nel 2011 la Diocesi di Bridgeport lo ha costretto a lasciare la cattedrale di St.
Augustine. ‘Cio’ che ha fatto ci ha lasciato senza parole’, ha commentato al Times Brian Wallace, portavoce della Diocesi.
Per gli osservatori, sono molti i particolari oscuri della vita di Wallin. Originario di Cornwall-on-Hudson, nello stato di New York, prese i voti nel 1984. ‘Essere un sacerdote non e’ cio’ che faccio, e’ cio’ che sono’, aveva detto agli amici. Ma a partire dalla primavera del 2011, in molti iniziarono a notare in lui comportamenti sospetti: ‘sembrava distratto, si offendeva per qualsiasi cosa, e aveva strane contrazioni facciali’, ha detto Wallace.
C’era chi pensava si fosse ammalato di Parkinson o fosse sull’orlo di un esaurimento nervoso. Invece, quando nel mese di giugno di quell’anno Wallin lascio’ St. Augustine, i funzionari della chiesa trovarono un sacchetto con all’interno video pornografici, giocattoli sessuali e maschere in pelle. Secondo l’accusa, Wallin fu quindi ricoverato al John Hopkins Hospital di Baltimora per curare disturbi psicologici ed emotivi, tra cui il fatto di avere un debole per il sesso. Ma una volta dimesso sarebbe diventato uno spacciatore: a dimostrarlo, sostengono le autorita’, il fatto che un agente sotto copertura avrebbe acquistato piu’ volte droga dal monsignore.
L’ultimo atto risale al maggio del 2012, quando il vescovo William Lori ha emesso un decreto con il quale ha disposto la sospensione di Wallin dai suoi doveri sacerdotali. Tale atto e’ stato diffuso alle altre diocesi, ma mai reso pubblico.
Le accuse contro il monsignore tuttavia rappresentano soltanto l’ultimo scandalo per la Diocesi di Bridgeport: l’anno scorso, il reverendo Michael Moynihan fu arrestato per aver ostacolato la giustizia e utilizzato denaro della Chiesa per le sue spese personali, mentre nel 2007, il reverendo Michael Jude Fay fu condannato per aver rubato 1,3 milioni di dollari.